Sementina Covid in casa anziani, Branda: «Niente sanzioni»
La Città di Bellinzona, almeno per il momento, non adotterà sanzioni amministrative nei confronti dei tre propri dipendenti (una nel frattempo andata in pensione) condannati mercoledì dalla Pretura penale per la gestione dell'emergenza Covid alla casa per anziani di Sementina.
Lo ha spiegato il sindaco Mario Branda ai microfoni della RSI, specificando che la questione sarà esaminata alla luce delle motivazioni della sentenza di mercoledì che «relativizza di molto la loro posizione» e quando ci sarà un giudizio penale definitivo.
Il sindaco ha espresso nuovamente la propria fiducia nei vertici dell'istituto e nel settore anziani cittadino, e la vicinanza del Municipio a tutti quelli che hanno sofferto per la malattia, agli ospiti che l'hanno avuta e ai loro familiari.
Branda: «Sostanziale ridimensionamento dei rimproveri»
«Nella sentenza di oggi c'è stato un sostanziale ridimensionamento del quadro dei rimproveri mossi ai nostri collaboratori», dice Mario Branda all'emittente di Comano.
Secondo il giudice i tre hanno agito seguendo l'interesse degli ospiti, in un contesto molto difficile. È anche stato escluso che ci sia stato un rapporto di casualità tra gli episodi «di natura contravvenzionale» e i decessi.
Il commento dell'ADICASI
L'Associazione dei direttori delle Case anziani della Svizzera italiana (ADiCASI), senza entrare nel merito della vicenda e nel profondo rispetto per la sofferenza che la pandemia ha causato nei residenti e nelle famiglie, ha preso posizione tramite una nota.
Si legge, come riporta la RSI, che l'associazione «esprime la propria umana vicinanza ai propri associati coinvolti».
L'auspicio è che «la sentenza (...) possa simbolicamente chiudere il periodo più difficile per le 68 case anziani del nostro cantone, i loro 6'000 collaboratori e i 4'700 residenti che le animano, riportando definitivamente l’attenzione di tutti sulla natura delle case quali luoghi di vita e di incontro».
Swisstxt / Red
