Lo ha ammesso anche la sua patrocinatrice Maria Galliani. «È giusto che sia condannato», ha detto, «ma i fatti vanno ridimensionati sia nella loro violenza che nella frequenza», e ha chiesto che l’uomo venga prosciolto dal reato più grave, ovvero tentato omicidio intenzionale, con una pena massima 5 anni.
La difesa ha inoltre sottolineato come la barriera linguistica sia una delle difficoltà che hanno caratterizzato l'inchiesta e il dibattimento.