Industria La Solar Turbines di Lavertezzo taglierà ben 31 posti, l'AITI è preoccupata

Swisstxt

17.11.2023 - 12:35

La Solar Turbines di Lavertezzo
La Solar Turbines di Lavertezzo
RSI

Si precisa il numero degli impieghi tagliati dall’azienda . LA decisione è stata presa percHé si vorrebbe dislocare la produzione in Cechia. 

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Saranno 31, secondo fonti della RSI, i posti cancellati alla Solar Turbines (ex Turbomach) di Lavertezzo.

La misura sarà concretizzata sull’arco di due anni, dal 2024 al 2025. Una settimana fa era emersa la notizia dell’avvio della consultazione da parte dell’azienda, che ha un organico di circa duecento dipendenti, con il Cantone.

Per i licenziati è previsto un piano sociale che però non ha coinvolto i sindacati.

Il ridimensionamento non sarebbe dovuto a difficoltà finanziarie, ma alla volontà di dislocare una parte delle attività in Cechia.

L'AITI è preoccupata

L’Associazione Industrie ticinesi (AITI) per voce dle suo presidente Oliviero Pesenti s'è così espressi alla RSI: «È sicuramente un campanello d’allarme del quale tener conto. Anche perché a livello mondiale c’è un problema di congiuntura che sta rallentando».

I licenziamenti, analizza Pesenti in generale, «vanno iscritti a diversi fattori. Uno è quello della competitività del territorio che probabilmente sta venendo un po’ meno. Nei momenti di crisi avremmo bisogno di condizioni quadro un po’ più puntuali».

Un futuro ancora molto nuvoloso?

Stando ad AITI ci sarebbero altre 15 aziende che stanno valutando possibili licenziamenti. A salvarsi per il momento è solo l’orologeria.

Ma le notizie preoccupano il presidente Pesenti: «Basta vedere l’accordo tra Berna e Roma sul telelavoro dove si è arrivati ad un’intesa sul 25% del tempo, contro il 40% sottoscritto con la Francia. Significa che il nostro governo è debole e non ha saputo difendere l’interesse dei lavoratori e delle aziende che sono sul mercato ticinese».

Poter lavorare in remoto un solo giorno alla settimana, secondo Pesenti, «comporterà dei grossi rischi anche per trovare le persone disposte a venire a lavorare sul nostro territorio».