PandemiaStabiliti i limiti di capienza per le stazioni sciistiche ticinesi
pab
21.12.2020
La autorità cantonali dovrebbero esprimersi martedì sulle decisioni riguardanti l'apertura degli impianti sciistici ticinesi. I loro responsabili hanno nel frattempo comunicato d'aver deciso un limite massimo di ospiti per stazione. Lo riferisce la RSI.
Per garantire maggiore sicurezza in questi tempi così complicati a causa della pandemia da Covid-19 che continua a imperversare in tutto il cantone e in tutta la Svizzera i responsabili delle stazioni da sci nostrane hanno fissato un numero massimo di sciatori al giorno.
Il comprensorio valmaggese di Bosco Gurin potrà accogliere 1'300 persone, quello leventinese di Airolo Pesciüm invece 1'000. A Carì e al Nara ce ne potranno essere 900.
Due obiettivi dichiarati
La misura ha un duplice obiettivo: quello di rendere più facile la possibilità di evitare gli assembramenti, e quello di diminuire il rischio di incidenti sulle piste, che potrebbero pesare su un sistema sanitario già fortemente sollecitato a causa del coronavirus. Dovrebbe essere privilegiato chi dispone di un abbonamento stagionale.
Per la ristorazione, siccome l’ordinanza federale permette il cibo d'asporto, sulle piste si vorrebbero mettere a disposizione dei tavoli all’aperto nel rispetto delle regole d'igiene e di distanziamento sociale.
Non si scia nella Svizzera centrale ma nei Grigioni sì
Queste misure, come detto, potrebbero non entrare mai in vigore se le autorità decidessero di chiudere tutti gli impianti di risalita, come già successo in diversi cantoni della Svizzera centrale, ma non nei Grigioni.
Lunedì l'esecutivo cantonale ha deciso di garantire l'apertura delle stazioni sciistiche purché la condizione epidemiologica e le capacità degli ospedali non mutino in modo significativo. Un divieto di alcool sulle piste retiche dovrebbe comportare una diminuzione degli incidenti.