Scandalo degli appaltiConfermata la multa per l'impresa grigionese Foffa Conrad
zs, ats
7.9.2023 - 15:41
L'impresa di costruzioni grigionese Foffa Conrad deve pagare una multa a causa di un accordo illecito. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha infatti respinto il ricorso dell'azienda che, nonostante avesse denunciato il caso, aveva poi addotto elementi a discarico nel processo.
Keystone-SDA, zs, ats
07.09.2023, 15:41
07.09.2023, 18:21
SDA
In una sentenza pubblicata oggi, il TAF conclude che la Commissione della concorrenza (Comco) ha provato in maniera esaustiva la contravvenzione alla Legge sui cartelli (LCart). La Corte di San Gallo sostiene inoltre l'approccio della Comco di valutare l'ammontare della pena pecuniaria in base all'importo dell'offerta per l'appalto e alla gravità della violazione.
Nella sentenza, il TAF si concentra sull'interpretazione del cosiddetto programma di clemenza previsto dalla LCart, che prevede la possibilità per le imprese di effettuare un'autodenuncia al fine di evitare o ottenere una riduzione delle possibili sanzioni.
Prima l'autodenuncia, dopo la ritrattazione
In qualità di supertestimone nel procedimento della Comco, Foffa Conrad ha presentato un'autodenuncia e mezzi probatori. In seguito ha negato il suo coinvolgimento nell'accordo illecito. La Corte sangallese ha dovuto valutare se la riduzione della sanzione (bonus) grazie all'autodenuncia sarebbe stata concessa anche nel caso in cui Foffa Conrad avesse presentato motivi a sua discolpa e ulteriori obiezioni.
Il TAF ritiene che tali dichiarazioni da parte dell'autore dell'autodenuncia nel corso del procedimento non comportassero automaticamente l'esclusione dal sistema di bonus. L'elemento più importante da tenere in considerazione è invece il valore aggiunto oggettivo nel chiarire i fatti che l'impresa di costruzioni grigionese aveva volontariamente fornito. In base a ciò il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso di Foffa Conrad e ha confermato la sanzione comminatale dalla Comco.
La scoperta degli accordi illeciti
Gli accordi illeciti sono stati scoperti dalla Comco, che ha aperto l'inchiesta nell'ottobre 2012 e proceduto a perquisizioni. È stato appurato che Foffa Conrad, così come altre imprese di costruzione stradale e di genio civile che si sono sciolte, aveva manipolato i concorsi di progetti di costruzione pubblici e privati nella Val Monastero (GR).
Le imprese coinvolte si sono informate reciprocamente sul loro interesse a determinati progetti di costruzione. In caso di accordo, hanno poi deciso quale azienda avrebbe ottenuto il mandato. Le altre ditte hanno quindi offerto le loro prestazioni a prezzi più elevati.
La sentenza del TAF non è ancora definitiva e può essere impugnata presso il Tribunale federale.