Mortale a Riva San Vitale Tamponò una moto e uccise un uomo, 30enne condannata

SwissTXT / pab

6.10.2021

Immagine d'illustrazione
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KEYSTONE

È stata condannata a una pena detentiva di 3 anni, di cui 6 mesi da espiare, la 30enne che nel marzo del 2018 aveva investito due motociclisti fermi a un semaforo provocando la morte di uno di loro.

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La Corte delle assise criminali di Lugano l'ha riconosciuta colpevole di omicidio colposo, ripetuta grave infrazione alla legge federale sulla circolazione stradale, guida in stato di inattitudine e senza licenza di condurre.

Durante l'inchiesta, ricorda la RSI, era emerso che la donna si era scattata dei selfie mentre era alla guida oltre a inviare diversi messaggi. Da qui l'infrazione grave alla legge federale sulla circolazione, anche se non è stato provato il nesso tra gli scatti e l'incidente. Inoltre, aveva fumato della cannabis la sera precedente, e la sua licenzia di condurre bulgara non è riconosciuta in Svizzera.

Secondo la corte, che ha basato il suo giudizio sulle perizie, l'incidente mortale è stato provocato dall'alta velocità (70 km/h proprio prima dell'impatto), il non aver mantenuto le distanze necessarie e evidentemente la disattenzione. Secondo i periti, se avesse reagito anche mezzo secondo prima le cose sarebbero andate diversamente.

I due motociclisti erano una coppia di francesi in viaggio di nozze. Si erano fermati al semaforo di un cantiere situato a poco meno di un chilometro dopo il centro di Riva san Vitale, quando sono stati investiti dall'auto guidata dalla donna. La moglie è rimasta ferita, mentre il marito 51enne è finito sotto l'auto, riportando ferite mortali.