Covid in Ticino Test di massa, tutti i dubbi delle aziende

SwissTXT / pab

26.3.2021

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

La strategia per i test di massa annunciata venerdì dal Governo è stata accolta con scetticismo dai vertici delle organizzazioni padronali, che contestano, fra le altre cose, la suddivisione fra aziende ad alto e basso rischio; un criterio che esclude le ditte più piccole dai test.

Lo scarso entusiasmo non è tanto per la necessità dei test, ma per le modalità proposte. «Questo piano sembra costruito in maniera da non rendere così agevole la partecipazione delle aziende ai test di massa perché vengono messi sulle spalle delle aziende tutti gli oneri», afferma Stefano Modenini, direttore dell’Associazione Industrie Ticinesi (AITI), ai microfoni della RSI.

Le aziende ticinesi che intendono partecipare al programma di test devono rispettare alcuni criteri di inclusione, illustrati da Raffaele De Rosa in conferenza stampa. «Sono state create due categorie di aziende e vengono escluse quelle più piccole. In Ticino però, il 90% delle aziende ha meno di 10 dipendenti», continua Modenini.

Sarebbe più semplice, precisa AITI, se le aziende, soprattutto le piccole, spingessero i dipendenti a prendere appuntamento individualmente con le farmacie, dove i costi sono coperti interamente dalla Confederazione.

«La vera differenza arriverà con i test fai da te. Non ci sarebbe più l'incognita finanziaria a carico delle aziende», sottolinea Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio, dell'industria, dei servizi e dell'artigianato del Canton Ticino.