Pandemia Test sierologico al via nella popolazione ticinese

pab

5.5.2020

IMMAGINE D'ILLUSTRAZIONE
IMMAGINE D'ILLUSTRAZIONE
KEYSTONE / archivio

Si è dato il via allo studio sierologico in Ticino. Lo scopo, tramite le analisi di un campione rappresentativo della popolazione, è studiare la propagazione del COVID-19 sul territorio, così da poter fare delle previsioni sulla sua evoluzione nei prossimi tempi. 

Come annunciato nel corso della conferenza stampa lo scorso 30 aprile da parte del medico cantonale Giorgio Merlani, è iniziato lo studio sull’evoluzione della sieroprevalenza del nuovo coronavirus in Ticino.

In questi giorni 1’500 persone, residenti nel cantone, hanno ricevuto una lettera nella quale sono invitate a prendere parte alla ricerca.

I dati raccolti permetteranno di stimare la diffusione del virus in Ticino e di seguirne l’evoluzione nei prossimi mesi, e potranno quindi contribuire all’elaborazione e all’implementazione di misure mirate di prevenzione e di controllo dell’epidemia a medio termine.

Il campione della popolazione è stato selezionato in maniera casuale per sesso ed età a partire dai 5 anni.

Come funziona?

La ricerca della presenza di anticorpi in un campione di popolazione rappresentativo, stando al comunicato stampa del cantone, permetterà di stimare il numero di persone che sono già state esposte al COVID-19.

Grazie alla collaborazione dell’Ordine dei Medici del Canton Ticino, più di un centinaio di medici si sono messi a disposizione per effettuare un test tramite un pic al dito.

I candidati sollecitati che decideranno di partecipare allo studio dovranno recarsi a quattro riprese (maggio, agosto, novembre 2020 e maggio 2021) da un medico da loro scelto tra quelli che si sono messi a disposizione.

Test riservati solo alla ricerca

Nel suo testo il Cantone ricorda come le conoscenze attuali rispetto alla risposta del sistema immunitario in seguito all'infezione, con o senza sintomi, sono ancora molto limitate. 

I test attuali, compreso quello che verrà utilizzato nello studio, sono ancora in fase di validazione rispetto al loro significato per le singole persone; sono quindi per il momento ancora riservati all’ambito degli studi di ricerca.

Ringraziati i candidati volontari

L’Ufficio del Medico cantonale, nel suo documento, ringrazia tutte le persone che si sono già annunciate spontaneamente, ma ribadisce che è imperativo includere nella ricerca solo le persone selezionate casualmente.

Lo scopo è quello di garantire, a beneficio di tutta la popolazione, dei risultati statisticamente significativi per capire meglio le caratteristiche epidemiologiche del nuovo coronavirus.

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