Pandemia Ticino: «solo» 166 persone in quarantena al rientro dalle vacanze

SwissTXT

20.7.2020 - 17:15

Il presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi
Il presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi
Keystone / archivio

La maggior parte di chi si è isolato proveniva da Serbia e Macedonia. Ma per il Governo cantonale in troppi non si annuncerebbero.

Dal 6 luglio, da quando Berna ha imposto l'obbligo di quarantena per chi rientra da paesi a rischio, in Ticino si sono annunciate 166 persone. La maggior parte proveniva da Serbia e Macedonia.

Ancora troppo poche per il Governo cantonale convinto che in molti, troppi, non si annuncino all'apposita hotline (0800 144 144) per paura delle conseguenze sul proprio lavoro.

Misure più incisive

Il Consiglio di Stato domanda dunque a Berna misure di controllo più incisive alle frontiere. «La Confederazione dovrebbe essere maggiormente attiva nei controlli», commenta alla RSI il presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi, chiedendo a chi rientra di dire da quale paese sta rientrando, in modo da poterlo tracciare».

«Oggi non viene fatto, prosegue Gobbi, ed è uno dei punti che abbiamo sollevato all'autorità federale perché, per l'autorità cantonale, competente per controllare la quarantena, se non sappiamo chi è rientrato e nemmeno da dove, diventa difficoltoso poterlo fare».

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