Tre arrestiSmantellato grande traffico di migranti tra Italia e Germania basato a Lugano
Swisstxt / pab
3.3.2023 - 19:26
In Ticino è stato smantellato un importante traffico di migranti e tre iracheni sono stati rinviati a giudizio. Avrebbero trasportato 243 clandestini sull’asse Italia-Ticino-Germania in meno di tre mesi. Hanno usato pure un appartamento di Paradiso. Lo rivela la RSI.
03.03.2023, 19:26
03.03.2023, 19:38
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Le cifre del traffico di migranti che il ministero pubblico ha smantellato l’estate scorsa sull’asse Italia-Ticino-Germania sono impressionanti.
In soli due mesi e mezzo, tra il 6 luglio e il 20 settembre del 2022, come si è saputo venerdì, da Lugano sarebbero transitati addirittura 243 clandestini. Ben 82 i trasporti compiuti dai membri dell’organizzazione. Tra loro tre cittadini iracheni, che in febbraio la procuratrice pubblica Chiara Buzzi ha rinviato a giudizio.
I vie scelte
Le vittime, ricostruisce la RSI, partivano dal Medio Oriente e arrivavano a Varese. L’imputato principale le caricava, a piccoli gruppi, su veicoli a lui in uso, per portarle in Ticino passando dai valichi non presidiati come quelli di Ligornetto, Arzo, Pizzamiglio e Dirinella.
Tre le vie da poter scegliere. Nella prima il viaggio proseguiva direttamente verso la destinazione finale. Nella seconda i migranti venivano lasciati alla stazione di Lugano, da dove prendevano il treno. Nella terza alcune persone sostavano a Lugano, anche fermandosi in un appartamento di Paradiso, messo a disposizione dal secondo imputato, in attesa di essere ripresi in consegna.
Prezzi da capogiro
Il tutto, sempre stando alla RSI, a prezzi esorbitanti: 900 euro a testa per il tragitto Italia-Germania; almeno 250 per la tratta Varese-Lugano; almeno 200 per quella da Lugano in avanti.
Il 46enne iracheno che si occupava del trasporto avrebbe guadagnato almeno 77'000 franchi. Il coetaneo che affittava l’alloggio a Paradiso almeno 8'900 euro.
Di cosa sono accusati?
Alla sbarra finirà pure una terza persona, di 39 anni. Come gli altri si trova tuttora in carcere, ma per una serie di addebiti meno pesanti.
Davanti alla Corte delle Assise criminali, che sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, il terzetto dovrà rispondere, in via principale, dei reati di usura aggravata e di incitazione aggravata all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegale.
I due 46enni sono accusati inoltre di avere percepito indebitamente delle prestazioni sociali. Il primo circa 142.000 franchi tra Ufficio invalidità e Cassa cantonale di compensazione.
Il secondo quasi 7.000 dall’assistenza. Il procedimento a carico di altri indagati è stato disgiunto.