Calo degli alloggiIl centro migranti di Rancate ha traslocato a Stabio
SwissTXT / pab
1.9.2020
Il centro unico temporaneo per migranti di Rancate ha traslocato.
Da domenica sera, i migranti in procedura di riammissione semplificata in Italia, coloro cioè che non chiedono asilo e non hanno il diritto di rimanere su suolo elvetico, soggiornano nel centro della protezione civile di Stabio.
Domenica hanno alloggiato quattro persone, tre lunedì. Cifre basse, ma in linea con i flussi migratori, notevolmente diminuiti dallo scorso marzo, quando sono state chiuse le dogane.
Calo negli anni dei migranti alloggiati
«Tra marzo, aprile e maggio abbiamo avuto un calo repentino, quindi il centro di Rancate è stato messo praticamente in standby, con un sistema di picchetto. Con la riapertura delle frontiere si è vista una pressione migratoria non molto importante, ma puntuale. Fino a luglio abbiamo sempre avuto delle presenze», spiega ai microfoni della RSI Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione.
Negli anni i migranti che alloggiano nel centro temporaneo sono costantemente diminuiti. Si tratta di una destinazione pensata per migranti in situazione irregolare che, se intercettati quando gli uffici italiani sono chiusi, trascorrono una notte su suolo cantonale.
Questa struttura era stata inaugurata nell'agosto del 2016, quando durante l'estate moltissimi migranti provavano a raggiungere l'Europa del Nord in modo irregolare attraversando la Confederazione.
Polizia e guardie di confine non riuscivano a trattare tutte le pratiche entro la mezzanotte (allora era questo l'orario degli uffici italiani). Le autorità italiane aveva criticato l'operato svizzero, sostenendo che venivano respinte delle persone fuori orario, senza garantir loro una presa a carico. In pochi aveva ospitato quasi 5'500 persone, i numeri poi calarono con il passare degli anni.
Il Cantone sta trattando con la Confederazione
Tornando alla nuova ubicazione, il centro, che può ospitare fino a 48 persone, non sarà definitivo e resterà in funzione fino a quando si riuscirà a trovare una soluzione definitiva in prossimità della frontiera.
Secondo informazioni della RSI, il Cantone ha già identificato uno stabile di proprietà della Confederazione, con la quale sta trattando.