I partecipanti alla Ukraine Recovery Conference di Lugano posano per la foto che sancisce la chiusura ufficiale del convegno.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis durante la conferenza dell'URC 2022 di lunedì sera.
«Pianificando la ricostruzione, creiamo prospettive per i rifugiati», spiega la direttrice del DATEC, Simonetta Sommaruga, qui mentre parla con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L'intervento del primo ministro ucraino Denys Shmyhal è stato accompagnato dalla proiezione di immagini dalla guerra in Ucraina.
Anche la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha preso la parola alla conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano, affermando che: «Il compito davanti a noi è colossale».
«La libertà è più potente di qualsiasi tirannia»: queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso in video alla conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano.
Il discorso del presidente della Confederazione Ignazio Cassis apre ufficialmente la conferenza sull'Ucraina di Lugano.
I capi delegazione posano per la tradizionale foto di gruppo al Parco Ciani di Lugano.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga e il ministro dell'ecologia e delle risorse naturali ucraino Ruslan Strilets firmano un accordo aggiuntivo all'accordo di Parigi tra il Consiglio federale svizzero e il governo dell'Ucraina.
La foto ufficiale con la stretta di mano tra il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il premier ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha accolto al Parco Ciani di Lugano la presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen e il premier ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente Ignazio Cassis accoglie a Lugano il premier ucraino Denis Shmyhal, sorprendentemente accompagnato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (al centro).
Grande dispiegamento di polizia intorno al Palazzo dei Congressi di Lugano, dove si tiene la conferenza sull'Ucraina.
Al Palazzo dei Congressi di Lugano è tutto pronto per accogliere i partecipanti alla conferenza.
Nella foto i primi arrivi delle delegazioni al Palazzo dei Congressi di Lugano.
Intanto parte della Città, nei pressi del luogo della conferenza, è blindata.
Gli agenti di polizia hanno transennano, tra le altre zone, Piazza Castello.
E un elicottero della polizia sorvola incessantemente la città.
Qui, all'Hotel Pestalozzi, è dove si terranno gli altri incontri d'affari tra la delegazione svizzera e quella ucraina.
Chiusa anche l'entrata del Parco Ciani.
Sotto gli occhi sempre vigili dall'alto.
A Lugano tutto è pronto per il vertice sull'Ucraina
I partecipanti alla Ukraine Recovery Conference di Lugano posano per la foto che sancisce la chiusura ufficiale del convegno.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis durante la conferenza dell'URC 2022 di lunedì sera.
«Pianificando la ricostruzione, creiamo prospettive per i rifugiati», spiega la direttrice del DATEC, Simonetta Sommaruga, qui mentre parla con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L'intervento del primo ministro ucraino Denys Shmyhal è stato accompagnato dalla proiezione di immagini dalla guerra in Ucraina.
Anche la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha preso la parola alla conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano, affermando che: «Il compito davanti a noi è colossale».
«La libertà è più potente di qualsiasi tirannia»: queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso in video alla conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Lugano.
Il discorso del presidente della Confederazione Ignazio Cassis apre ufficialmente la conferenza sull'Ucraina di Lugano.
I capi delegazione posano per la tradizionale foto di gruppo al Parco Ciani di Lugano.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga e il ministro dell'ecologia e delle risorse naturali ucraino Ruslan Strilets firmano un accordo aggiuntivo all'accordo di Parigi tra il Consiglio federale svizzero e il governo dell'Ucraina.
La foto ufficiale con la stretta di mano tra il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il premier ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha accolto al Parco Ciani di Lugano la presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen e il premier ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente Ignazio Cassis accoglie a Lugano il premier ucraino Denis Shmyhal, sorprendentemente accompagnato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (al centro).
Grande dispiegamento di polizia intorno al Palazzo dei Congressi di Lugano, dove si tiene la conferenza sull'Ucraina.
Al Palazzo dei Congressi di Lugano è tutto pronto per accogliere i partecipanti alla conferenza.
Nella foto i primi arrivi delle delegazioni al Palazzo dei Congressi di Lugano.
Intanto parte della Città, nei pressi del luogo della conferenza, è blindata.
Gli agenti di polizia hanno transennano, tra le altre zone, Piazza Castello.
E un elicottero della polizia sorvola incessantemente la città.
Qui, all'Hotel Pestalozzi, è dove si terranno gli altri incontri d'affari tra la delegazione svizzera e quella ucraina.
Chiusa anche l'entrata del Parco Ciani.
Sotto gli occhi sempre vigili dall'alto.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha presentato martedì i sette principi sanciti nella Dichiarazione di Lugano nel quadro della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina.
Essi riguardano i temi delle riforme, del partenariato, della trasparenza, della partecipazione, dell'uguaglianza, della sostenibilità e dell'impegno di attori nazionali e internazionali.
A Lugano è stato avviato il processo di ricostruzione dell'Ucraina sul piano globale, ha dichiarato Cassis, presentatosi sul palco insieme al primo ministro di Kiev Denys Shmyhal. Il ticinese, dopo un minuto di silenzio in memoria delle vittime del conflitto, ha parlato di «prima tappa chiave di un lungo percorso».
Il documento adottato getta le basi per il lavoro che aspetta il Paese nel dopoguerra, oltre che condannare fermamente l'aggressione militare russa.
Nella «Dichiarazione di Lugano» i partecipanti alla conferenza garantiscono il loro pieno sostegno alla ricostruzione e affermano che valori come integrità, trasparenza (in primis la lotta alla corruzione) e responsabilità saranno essenziali per il successo di tale processo, al quale prenderanno parte sia il settore privato che la società civile.
Kiev piloterà la ripresa, con l'appoggio della comunità internazionale. Sempre secondo il documento, la ricostruzione dovrà includere tutti, anche le minoranze. Inoltra, essa non si limiterà alle infrastrutture e alle istituzioni, ma comprenderà aspetti economici, sociali e ambientali.
Shmyhal esprime gratitudine per l'aiuto promesso
Shmyhal ha espresso la propria gratitudine per l'aiuto promesso. Ha inoltre sottolineato che i lavori relativi alla ricostruzione inizieranno fra quattro ore, facendo riferimento a una tavola rotonda economica organizzata nel pomeriggio sempre nella città ticinese. «Tutto quello che è stato distrutto sarà rifatto meglio di prima», ha assicurato il primo ministro.
Il piano di ricostruzione presentato ieri da Shmyhal è stato pure approvato dai partecipanti alla conferenza nella Dichiarazione di Lugano. Tale progetto dovrà essere adattato ai mutamenti della situazione: attualmente Kiev stima i costi necessari in 750 miliardi di dollari.
Conclusa la parte principale
Con la presentazione della «Dichiarazione di Lugano» si è conclusa la parte principale della conferenza, indica in un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
In totale, alla riunione hanno preso parte 58 delegazioni internazionali. L'evento è stato ospitato dalla Svizzera quale «partner di lunga data dell'Ucraina sul piano politico, economico e culturale».
Nel pomeriggio, come annunciato da Shmyhal, è in agenda un forum economico organizzato dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) insieme agli ucraini, con la presenza dello stesso primo ministro di Kiev, di Cassis e della segretaria di Stato all'economia, Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch. L'obiettivo è valutare in che modo il settore privato potrà contribuire alla riedificazione del Paese.
Come già noto, il secondo vertice incentrato sulla ricostruzione dell'Ucraina verrà organizzato l'anno prossimo dai britannici. La Germania ha dal canto suo manifestato l'intenzione di accogliere un ulteriore evento sul tema nel 2024.