Ticino Un inverno con due picchi influenzali. E altri morti per il Covid

SwissTXT / red

11.3.2023 - 09:38

Il medico cantonale Giorgio Merlani
Il medico cantonale Giorgio Merlani
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Quella che ci stiamo lasciando alle spalle è stata una stagione «fredda» particolare, non solo per le sue temperature. Intervista della RSI a Giorgio Merlani.

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Molti ticinesi sono confrontati in questi giorni con raffreddori e altre malattie respiratorie. Una nuova ondata influenzale? Quello che sta arrivando al termine è stato un inverno particolare e non solo per l'assenza di precipitazioni e le temperature anomale, ma anche per l'andamento dei virus stagionali.

Lo conferma ai microfoni della RSI il medico cantonale Giorgio Merlani: di solito si assiste a un picco influenzale fra Natale e carnevale, mentre questa volta «è venuta molto presto, già da novembre, con un picco prima di Natale relativamente alto, anche se non con un impatto straordinario in termini di complicazioni e decessi».

Quella era l'influenza A, mentre «adesso vediamo l'influenza B», dice ancora il medico cantonale. La particolarità sta quindi nel secondo picco constatato in questi ultimi tempi, ma ormai anch'esso superato: ora «sta di nuovo scendendo».

Questo virus è meno aggressivo del precedente, causa patologie più leggere, ma non va comunque confuso con i raffreddori. Questi ultimi «non fanno febbre o ne fanno poca. Causano mal di gola, tosse, naso toppo o che cola», spiega Merlani. Possono anche essere più di uno in una stagione «perché ci sono virus diversi e non lasciano una grande immunità».

Il Covid è ancora tra noi

E il Covid? Non se ne parla più, ma non è scomparso. Attualmente - il dato è di mercoledì - le persone positive fra i pazienti degli ospedali ticinesi sono 60, di cui 3 ricoverate in terapia intensiva.

Nell'ultima settimana ne sono morte 2, dall'inizio dell'anno 26. Il totale da quando la pandemia scoppiò a inizio 2020 è salito a 1'336.