Turismo Un nuovo piano per rilanciare San Bernardino

SwissTXT / red

28.3.2022

Gli impianti di risalita di Confin nel 2000. 
Gli impianti di risalita di Confin nel 2000. 
archivio Ti-Press

La famiglia Ghezzi, proprietaria della San Bernardino Impianti turistici SA (SBIT), ha presentato alle autorità di Mesocco un nuovo piano per il rilancio della località altomesolcinese tramite il rifacimento del comprensorio di Confin (chiuso praticamente da 10 anni), l’innevamento artificiale e la costruzione in paese di un complesso residenziale con 400-500 posti letto.

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Se tutto va come sperato, i lavori dovrebbero iniziare nel 2023 per concludersi nel 2027-2028. Lo ha confermato Franco Ghezzi che, ai microfoni della RSI, ha illustrato i contenuti dei piani.

Dopo aver tentato per anni di trovare investitori interessati a rilevare la proprietà o a partecipare all’iniziativa, ora la SBIT cerca il sostegno da parte del Comune e del Cantone per aumentare l’attrattiva della località e concretizzare un progetto ritenuto definitivo che prevede di aprire la zona di Confin agli amanti della montagna anche d’estate.

L’idea è quella di attirare gli escursionisti e i ciclisti, garantendo l’apertura degli impianti di risalita e delle strutture d’accoglienza in quota per circa otto mesi all’anno.

Il nuovo progetto un'attualizzazione di quello di alcuni anni fa

Il nuovo progetto è una attualizzazione di quello risalente già ad alcuni anni fa. La risalita sarebbe sempre garantita dalla gondola (completamente rinnovata) che dalla storica partenza all’Alpe Fracch porta a Confin Bass dove sono previsti un ristorante, un piccolo impianto per i principianti e la partenza di una nuova seggiovia per raggiungere i 2'200 metri all’Alp de Confin.

La zona d’arrivo della vecchia seggiovia Pan de Zucher (da smantellare) diventerebbe il cuore del comprensorio con un nuovo ristorante, l’arrivo in uno sciflit per collegare la pista FIS e la partenza di una seggiovia per il Mont del l’Ungheres in sostituzione dello scilift Tre Omen. Anche il Rontond sarebbe smantellato e sostituito da una seggiovia. Resterebbe invece il Lares, ma rinnovato.

Una delle premesse per la concretizzazione del progetto è che il comune di Mesocco realizzi la strada, già prevista sulla carta, per Confin. Ma anche che apra l’area di Gareida (sopra l’Albarella) alla costruzione rendendo realizzabile il progetto immobiliare sviluppato dalla stessa famiglia Ghezzi.

Il complesso residenziale che dovrebbe contribuire a finanziare l’investimento negli impianti di risalita e assicurare la copertura dei costi di gestione portando nuovi visitatori a San Bernardino.