Covid Vaccinazione per una quarantina di professionisti dello sport ticinese

SwissTXT / sam

2.8.2021

Una buona parte dei giocatori delle due prime squadre ticinesi di hockey, Ambrì e Lugano, come quelli del Football Club Lugano, si è vaccinata lunedì al centro OTAF di Sorengo. Denti: «Se si fanno vaccinare i giocatori dell'élite, sani e sportivi, vuol dire che il vaccino può farlo chiunque».

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Ma non tutti hanno già deciso. Non si trattava infatti di un obbligo, ma di una forte raccomandazione. Per qualcuno era la prima iniezione, per altri la seconda. Una quarantina ha risposto all'appello, come ha appurato la RSI.

Tra questi c'era Mattia Bottani, numero 10 del FC Lugano: «È andata! Per adesso sto bene. Altri giocatori non se la sono ancora sentita di vaccinarsi. Ma viste le nuove direttive della SFL magari cambieranno un po' le cose...», ha detto ai microfoni dell'emittente di Comano, all'uscita dalla sala di attesa.

Il riferimento è alle regole della Swiss Football League, che impone ai giocatori di avere in ogni momento un certificato Covid valido, anche solo per allenarsi. Senza immunizzazione serve quindi un test ogni due giorni e visto che lo Stato ne rimborsa uno a settimana, il resto è a carico del singolo. 

In diversi non ancora convinti tra i calciatori

Ma nonostante ciò, non tutti si sono convinti, specie fra i calciatori. «C'è una percentuale ancora molto alta, a mio avviso troppo, che non intende vaccinarsi», ha confermato sempre alla RSI Michele Campana, direttore generale dell'FCL.

Fra i più reticenti ci sono i giocatori stranieri. Tra di loro il centrocampista bianconero Roman Macek, che però oggi ha risposto presente: «Ora è un vaccino convinto, perché mi aiuterà a essere più sano e a non prendere questo virus. Ho preso questa decisione dopo aver parlato con lo staff della squadra, che ha consigliato a tutti farlo. Credo che alla fine ci vaccineremo tutti».

Più decisi tra i giocatori di hockey

Più decisi sembrano essere i giocatori dell'HCAP, come ha confermato sempre alla RSI il dirigente sportivo della squadra Paolo Duca: «Da noi praticamente tutti, salvo due giocatori e un collaboratore, hanno fatto il vaccino».

Tra questi il difensore Michael Pastori: «Inizialmente ero un po' sulle mie, ma dopo ho deciso che forse era meglio farlo». 

Samuel Guerra, difensore invece dell'HCL, ha confermato che anche nella sua squadra sono in pochi quelli che ancora temporeggiano: «Da quello che so io, la maggior parte è convinta di farsi vaccinare».

A coordinare il raduno per le immunizzazioni odierne a Sorengo è stato Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici ticinese: «Il messaggio è chiaro: se si fanno vaccinare i giocatori dell'élite, che sono sani e vivono di sport, vuol dire che il vaccino possono farlo tutti».