COVID-19 Variante sudafricana in Ticino, Merlani: «Contenuta la probabilità di contagi»

SwissTXT  / pab

2.1.2021

Giorgio Merlani, medico cantonale
Giorgio Merlani, medico cantonale
Ti-Press

È stato annunciato venerdì dal Dipartimento della sanità e della socialità un primo caso di variante sudafricana del coronavirus in Ticino. Lo hanno confermato le analisi su un caso sospetto.

La persona, residente in Sudafrica, era risultata positiva al coronavirus prima di Natale. Aveva quindi seguito le ordinarie disposizioni, ponendosi in isolamento.

Secondo il medico cantonale Giorgio Merlani la probabilità che questa persona possa avere infettato altri è contenuta. «Abbiamo una serie di casi sospetti perché tutte le persone che rientrano da Regno Unito o dal Sudafrica sono dei sorvegliati speciali».

Le persone che si pongono in quarantena di ritorno da questi due paesi a rischio vengono invitate a farsi testare anche se non presentano sintomi.

Tempo del tracciamento da estendere?

La strategia di lotta alla pandemia non sarà quindi stravolta da questa nuova variante del virus, considerata più contagiosa, ma non più pericolosa.

Le autorità stanno comunque vagliando degli accorgimenti. «Si sta valutando ancora la possibilità di inserire ulteriori misure, estendendo il tempo del tracciamento dei contatti. Adesso andiamo indietro di 48 ore. Si pensa di risalire magari a un giorno o due in più per essere ancora più sicuri», conclude Merlani.

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