Lugano Via Beltramina, per lo sparatore conflitti immaginari

SwissTxt / pab

22.11.2020

Immagine d'archivio (archivio)
Immagine d'archivio (archivio)
Ti-Press / archivio

Il 50enne che ha sparato in via Beltramina si sentiva preso di mira dai vicini. La procura disporrà una perizia psichiatrica. Lo rivela la RSI.

Un conflitto immaginario con gli altri inquilini dello stabile. È questo il motivo che giovedì sera, a Lugano, ha indotto un 50enne a esplodere alcuni colpi di fucile. Pensava che i vicini lo deridessero e lo provocassero, rumoreggiando di proposito. Ma il tutto era frutto del disturbo da cui è affetto.

Esasperato dalle proprie fobie, l’uomo ha imbracciato un flobert e ha iniziato a sparare: in giardino, tra le mura dell’appartamento e, infine, negli spazi comuni del palazzo. Il 50enne, altro particolare rivelato domenica dalla RSI, aveva bevuto.

Disposta una perizia psichiatrica

Per il momento è ricoverato alla Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio. Sulla sua carcerabilità si esprimerà a breve il giudice dei provvedimenti coercitivi.

La procuratrice pubblica Pamela Pedretti, che ha chiesto la detenzione preventiva, intende disporre una perizia psichiatrica: tanto per far luce sul suo stato di salute, quanto per definire l’eventuale rischio di recidiva.

L’imputato, difeso dall’avvocata Luisa Polli, non ha precedenti penali. Ora deve rispondere di esposizione a pericolo della vita altrui e, per i due vecchi fucili che possedeva senza permesso, di infrazione alla legge federale sulle armi.

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