Giornata speciale Violenza sulle donne, la testimonianza: «Controllava tutto di me»

SwissTXT / pab

25.11.2020

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la RSI ha raccolto la testimonianza di una delle innumerevoli vittime, la quale ha accettato di raccontare quanto ha patito, per spingere altre donne a rompere il silenzio.

Due matrimoni: uno segnato dalle botte e l’altro da una forma di maltrattamento psicologico. La violenza contro le donne può manifestarsi in molti modi all’interno di una relazione di coppia. Bruna (che ha chiesto di non usare il suo vero nome) è stata due volte una vittima di questo fenomeno. 

È stato dopo esserne uscita, per due volte, che la mostra «Parole posate» l’anno scorso ha aperto in lei una nuova breccia. Al centro del lavoro dell'artista ticinese Marco Meier c'era proprio la violenza domestica. Sul libro delle dediche, Bruna aveva lasciato un lungo messaggio firmato, con un suo recapito di posta elettronica.

Oggi spiega perché e i contorni delle vicende dietro quelle parole.

Le botte puoi nasconderle, il maltrattamento psicologico ti distrugge

«Le botte puoi nasconderle agli amici, ai parenti, però non a te stessa. Invece con il maltrattamento psicologico rischi per anni di restare in quella situazione e di non capirla nemmeno», ha spiegato alle Cronache della Svizzera italiana.

Il primo marito ha alzato le mani una volta sola ed è bastato per dire basta. Bruna era poco più che ventenne e aveva una figlia di pochi mesi, ha sporto denuncia ed è stata ospite di una casa per mamme in difficoltà.

Anni dopo si è risposata e solo dopo alcuni anni di matrimonio si è accorta che le critiche che l’allora coniuge le faceva continuamente, controllandola di continuo, non facevano parte di una relazione sana.

Minata nell’autostima, ha avuto risvolti anche fisici. «Mi criticava sempre. Controllava tutto di me. Ti distrugge anche più delle botte, me ne sono resa conto solo dopo aver letto molti libri. Ti fa mettere in dubbio chi sei, quello che sai fare, il tuo valore».

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