Un clima senz'altro teso ha segnato martedì l'apertura a Locarno del processo d'appello a Xenia Peran, condannata in contumacia 2 anni fa per ripetuta appropriazione indebita.
A differenza dei processi precedenti l'avvocata luganese è comparsa al processo, ma ha definito illegale la presenza in aula degli avvocati di parte civile e rivolto pesanti apprezzamenti al procuratore Paolo Bordoli e alla corte. Dopo vari richiami la giudice Francesca Verda Chiocchetti, è stata sul punto di espellere l'imputata. Dopo una pausa, il processo è tuttavia ripreso in un clima più disteso ma con varie sospensioni per via delle eccezioni presentate, tutte respinte.
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