Sindacati Sanità chiede un «impegno incondizionato» da parte dei politici

sp, ats

12.11.2020 - 11:38

Dopo la settimana di proteste del settore, l'Alleanza delle professioni sanitarie continua a criticare la situazione: le condizioni di lavoro sono in costante peggioramento e manca la adeguato impegno da parte di politici e autorità.
Dopo la settimana di proteste del settore, l'Alleanza delle professioni sanitarie continua a criticare la situazione: le condizioni di lavoro sono in costante peggioramento e manca la adeguato impegno da parte di politici e autorità.
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Dopo la settimana di proteste del settore, l'Alleanza delle professioni sanitarie continua a criticare la situazione: le condizioni di lavoro del personale sono in costante peggioramento e manca la adeguata considerazione da parte di politici e autorità.

In un appello urgente al Consiglio federale e ai direttori cantonali della sanità, l'alleanza chiede «di astenersi da qualsiasi ulteriore ammorbidimento del diritto del lavoro e di proteggere in modo globale la salute del personale sanitario, anche attraverso un monitoraggio sistematico», si legge in un comunicato stampa odierno.

Per far fronte alla seconda ondata della pandemia, i 13 sindacati e le associazioni professionali che fanno parte dell'alleanza chiedono anche massicci investimenti finanziari per migliorare le condizioni di lavoro e un premio Covid-19 per l'impegno straordinario di tutti gli operatori sanitari.

L'"Alleanza delle professioni sanitarie» (Bündnis Gesundheit) è stata fondata alla fine di agosto dal Sindacato dei Servizi pubblici (VPOD/SSP), dall'Associazione svizzera degli infermieri (ASI) e dal sindacato interprofessionale Syna. Da allora, vi hanno aderito numerose associazioni e altri sindacati, tra cui Unione sindacale svizzera (USS), Unia e Travail Suisse.

Nell'ultima settimana di ottobre, l'alleanza ha organizzato proteste in tutte le regioni della Svizzera. La settimana si è conclusa con una grande azione il 31 ottobre in Piazza Federale.

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