Terrorismo Procedure di sicurezza sotto esame: 52 ore continue di esercitazione

ATS

31.10.2019 - 11:34

I dettagli dell'esercitazione sono stati presentati dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter. (foto d'archivio)
I dettagli dell'esercitazione sono stati presentati dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter. (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Testare le strutture e le procedure di sicurezza in vigore in Svizzera in caso di minaccia terroristica. È l'obiettivo delle 52 ore continue dell'esercitazione ERSS 19, che si svolgerà dall'11 al 13 novembre.

Il contesto in cui si terrà l'evento – denominato ufficialmente Esercitazione della rete integrata Svizzera per la sicurezza 2019 (ERSS 19) – è stato presentato stamane a Berna nel corso di una conferenza stampa con la consigliera federale Karin Keller-Sutter.

L'esercizio di addestramento coinvolgerà 70 organizzazioni in tutto il Paese, tra cui stati maggiori, servizi federali, Cantoni, città e infrastrutture critiche, e implicherà anche il Liechtenstein. Permetterà di valutare la capacità di gestione di una situazione di crisi e la collaborazione tra i vari organi sotto forte stress. La pubblicazione del rapporto finale e le relative raccomandazioni è prevista entro fine giugno 2020.

«Prevenire nel modo più razionale possibile»

Lo scenario dell'imminente ERSS ha per tema una minaccia terroristica persistente, che si concretizza in attacchi a infrastrutture, ricatti e possibili attentati. Il canovaccio studiato prevede un fittizio incidente presso la centrale nucleare argoviese di Beznau, provocato da un immaginario gruppo terroristico che già due anni prima aveva colpito a Ginevra.

«Non vogliamo sembrare allarmisti, bensì prevenire questo tipo di scenario nel modo più razionale possibile», ha detto la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Per la ministra bisogna restare vigili, nonostante «la Svizzera sia una nazione sicura e dove la fiducia nelle forze dell'ordine è alta». Keller-Sutter ha evocato potenziali minacce di matrice jihadista, ma anche provenienti dagli ambienti estremisti di destra e sinistra.

Un pericolo molto realistico

«La vasta operazione antiterrorismo condotta martedì a Zurigo, Berna e Sciaffusa dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) dimostra quanto il pericolo sia realistico», ha aggiunto Christian Varone, vicepresidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP). Un'azione che ha portato undici persone a essere indagate: contro i sei imputati maggiorenni è stato avviato un procedimento penale.

«Sono ben cinque anni che non si svolge un'esercitazione di tale portata e quella fu la prima», ha ricordato dal canto suo il direttore dell'ERSS 19 Hans-Jurg Käser, ex membro dell'esecutivo cantonale bernese. Nel 2014, lo scenario allestito prevedeva un'emergenza dovuta a una penuria di elettricità e a una pandemia influenzale.

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