Epidemia A Ginevra test rapidi su larga scala e arriva l'esercito

ATS

6.11.2020 - 17:35

Situazione sempre più tesa nel canton Ginevra per il coronavirus (immagine d'illustrazione)
Situazione sempre più tesa nel canton Ginevra per il coronavirus (immagine d'illustrazione)
Source: KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI

Nel canton Ginevra i test rapidi per verificare un'infezione da coronavirus saranno impiegati su larga scala da mercoledì prossimo, con il sostegno della Protezione civile. Da lunedì il cantone riceverà inoltre il sostegno dell'esercito.

Circa 200 militari della compagnia sanitaria 1 sono stati mobilitati oggi via SMS ed entreranno in servizio a Moudon (GE) in quello che sarà il primo impiego di una formazione dell'esercito nel nuovo servizio di appoggio, ha reso noto in serata l'esercito.

"Da lunedì - si legge nella nota - le cittadine e i cittadini in uniforme sgraveranno la sanità pubblica ginevrina nel trasporto e nella cura dei pazienti Covid e forniranno supporto ai posti di triage e a sostegno delle capacità di test".

Per quanto riguarda i test rapidi, la nuova farmacista cantonale Nathalie Vernaz-Hegi ha dichiarato alla stampa che anche i farmacisti e gli assistenti di farmacia saranno formati per eseguire questi strisci - o tamponi - rinofaringei.

I test rapidi, raccomandati per chi ha sintomi da meno di quattro giorni e non appartiene ad una categoria a rischio, saranno offerti in quattro centri di screening, come pure in alcune farmacie e studi medici. Ginevra ha riservato 80'000 test rapidi e intende effettuare quasi 5000 tamponi giornalieri, compresi 1500 test rapidi.

Preoccupazione per la situazione nel Cantone

Le autorità sanitarie ginevrine hanno espresso oggi la loro preoccupazione per la situazione epidemiologica del cantone. In totale sono 545 i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati negli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG), 80 dei quali in condizioni gravi.

La curva delle infezioni non accenna a diminuire, con circa 1000-1'300 casi al giorno.

Per la prima volta dall'inizio della pandemia, i pazienti Covid vengono curati anche nelle cliniche private ginevrine. «Questa seconda ondata è più grave della prima», secondo il medico cantonale Aglaé Tardin.

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