Svizzera-UE Livia Leu a Bruxelles: «Accordo quadro, primo positivo scambio»

bs, ats

21.1.2021 - 16:23

La nuova segretaria di Stato Livia Leu Agosti ha incontrato oggi a Bruxelles i rappresentanti dell'UE: quello odierno, ha scritto poi in un tweet, è stato «un primo positivo scambio in merito all'accordo quadro».

La segretaria di Stato, Livia Leu.
La segretaria di Stato, Livia Leu.
KEYSTONE/PETER KLAUNZER

La capo negoziatrice elvetica ha incontrato Stéphanie Riso, vice capo di gabinetto della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, si precisa nel tweet.

Riso è pure responsabile del dossier riguardante la Svizzera, dato che il posto di negoziatore capo sul fronte comunitario è attualmente vacante. Stefano Sannino, che ha ricoperto l'incarico fino ad ora, è infatti stato promosso al Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) all'inizio dell'anno. Non si sa ancora ufficialmente chi gli succederà come capo negoziatore.

«Ascoltata la posizione della Svizzera»

Al termine dell'incontro tra le due mediatrici, un portavoce ha riferito nel corso della conferenza stampa quotidiana della Commissione UE che la posizione della Svizzera è stata ascoltata. Dal canto suo, su Twitter, Livia Leu ha comunicato: «continueremo i colloqui».

All'inizio di novembre il Consiglio federale aveva definito la sua posizione riguardo all'accordo quadro, in particolare sui tre punti ancora in sospeso – le misure di accompagnamento, la cittadinanza europea e gli aiuti di Stato – senza però informare l'opinione pubblica.

L'allora presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, aveva poi riferito le informazioni alla presidente della Commissione europea von der Leyen in una conversazione telefonica e si era ribadito l'importanza di portare avanti con rapidità il dossier.

Ma un nuovo incontro si è a lungo fatto attendere: a causa delle trattative sulla Brexit con la Gran Bretagna per un accordo di libero scambio, alla fine del 2020 Bruxelles non ha avuto molto tempo per discutere con la Svizzera. La pandemia di coronavirus ha reso difficile anche i contatti personali.

Mentre Berna ha sempre spinto affinché si organizzasse un incontro faccia a faccia, l'UE si è limitata a dirsi disposta a videoscambi online. Inoltre, Bruxelles ritiene l'accordo quadro completamente negoziato dalla fine del 2018: i suoi chiarimenti costituiscono quindi solo una formalità.

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