Pandemia Gli operatori del settore eventi a Parmelin: «Aiuti pagati troppo tardi»

bu, ats

12.1.2021 - 20:02

Gli operatori dell'industria degli spettacoli e degli intrattenimenti culturali oggi hanno inviato una lettera aperta alle autorità federali lamentando che, malgrado l'urgenza della situazione, gli aiuti e i risarcimenti sono pagati troppo tardi.
Gli operatori dell'industria degli spettacoli e degli intrattenimenti culturali oggi hanno inviato una lettera aperta alle autorità federali lamentando che, malgrado l'urgenza della situazione, gli aiuti e i risarcimenti sono pagati troppo tardi.
Keystone

Gli operatori dell'industria degli spettacoli e degli intrattenimenti culturali oggi hanno inviato una lettera aperta alle autorità federali lamentando che, malgrado l'urgenza della situazione, gli aiuti e i risarcimenti sono pagati troppo tardi.

Il settore degli eventi, chiuso da 11 mesi, si fa di nuovo sentire un giorno prima che il Consiglio federale – presumibilmente – annunci l'estensione delle chiusure dei luoghi di cultura.

Nella missiva inviata al presidente della Confederazione Guy Parmelin, al ministro delle finanze Ueli Maurer e alla direttrice della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, si ricorda che quasi 30'000 persone nel settore culturale sono fortemente colpite dalle conseguenze della pandemia.

Frustrazione dovuta ai ritardi nei pagamenti

Con l'avanzare della crisi del coronavirus è sorta una grande frustrazione dovuta ai ritardi nei pagamenti, ai criteri complessi e alle differenze di trattamento tra i Cantoni, sottolinea oggi un comunicato congiunto dell'Association des professionnels de la scène romande (Artos) e di un'altra decina di organizzazioni professionali dell'ambito dello spettacolo.

Per far fronte a queste difficoltà, le associazioni degli operatori del settore chiedono a Berna di uniformare a livello nazionale i criteri e le procedure per il pagamento degli aiuti nei casi di rigore, di abbassare i criteri di ammissibilità in modo che tutte le imprese interessate siano sostenute e di garantire pagamenti rapidi senza troppi ostacoli amministrativi.

Le riserve – sottolineano – sono esaurite dopo quasi un anno di crisi, e i costi fissi dovrebbero essere pagati con i soldi dell'aiuto per i casi di rigore.

Tornare alla home page