Battaglia legale Argovia, l'autovelox multa un'incolpevole anziana residente in Italia. Ecco come mai

Sven Ziegler

31.10.2024

Una donna italiana ha ricevuto una multa per un errore tecnico. (immagine simbolica)
Una donna italiana ha ricevuto una multa per un errore tecnico. (immagine simbolica)
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A Baden, nel Canton Argovia, si è verificato un errore durante la lettura delle foto dell'autovelox. Invece del vero trasgressore, a ricevere una lettera dalle autorità cantonali è stata una donna italiana.

Hai fretta? blue News riassume per te

  • A Baden, nel Canton Argovia, è stato commesso un errore durante la lettura delle foto dell'autovelox.
  • Invece del vero trasgressore, una donna italiana di 81 anni ha ricevuto una lettera dalla Procura.
  • Alla fine, malgrado qualche inghippo legale, il Tribunale federale ha dato ragione all'anziana signora.
  • Le autorità hanno appurato che si è trattato di un errore tecnico.

Come riportato dalla «Aargauer Zeitung», una donna italiana di 81 anni ha recentemente ricevuto della posta dalla Svizzera. Una lettera della Procura argoviese informava l'anziana che il 23 luglio era stata beccata a Baden per eccesso di velocità.

Il conto? Una multa di 120 franchi più le tasse, per un totale di diverse centinaia di franchi. L'anziana insiste però sul fatto che quel giorno non stava guidando né era a bordo di una Opel, come si vede nella foto dell'autovelox.

Il suo avvocato ha contattato l'ufficio del pubblico ministero e ha spiegato che la sua cliente era gravemente malata quel giorno e che la sua auto, una Toyota Aygo, non corrispondeva a quella della foto del radar. Sospettava un errore di lettura.

Il Tribunale federale respinge il ricorso

L'ufficio del pubblico ministero ha risposto, ma il periodo di ricorso di 10 giorni era già scaduto. Secondo il portavoce Adrian Schuler, la lettera dell'avvocato è arrivata solo due settimane dopo il termine.

La Procura è stata quindi costretta a presentare una richiesta di riesamedel caso al Tribunale federale.

Il TF ha dato ragione alla donna italiana. Non si trattava di nuove prove, ma di una valutazione errata delle stesse, che ha escluso il ricorso.

«Il Tribunale federale esige il rispetto della procedura di ricusazione se il termine è trascorso senza risposta», hanno dichiarato i giudici di Mon Repos. L'errore è stato scoperto solo grazie alla lettera dell'avvocato.

Colpa di un errore tecnico

Secondo la polizia, si è trattato di un errore tecnico. Come spiega Martin Brönnimann, capo della polizia municipale di Baden, il sistema ha riconosciuto una «G» come una «C» e quindi riconosciuto una targa sbagliata.

Sottolinea però che errori di questo tipo sono molto rari, con 70.000 multe emesse ogni anno. Brönnimann consiglia alle persone interessate di mettersi sempre in contatto se hanno dubbi sulla correttezza di una multa.

L'effettivo trasgressore è stato infine individuato e ha già pagato la multa.