«Nuovo capitolo» Assemblea PLR: chiaro sì agli accordi con l'UE

SDA

18.10.2025 - 13:58

I delegati del PLR hanno dato il loro sostengo al pacchetto di accordi con l'UE con 330 voti a favore, 104 contrari e 9 astenuti.

Keystone-SDA

All'assemblea in corso a Berna, sostenitori e oppositori si sono incrociati in un dibattito durato ben due ore. Il proseguimento della via bilaterale non è un'opzione, ma una necessità strategica, ha affermato il consigliere nazionale e imprenditore Simon Michel di Soletta.

Il PLR aveva elaborato un catalogo di richieste per i negoziati con l'UE nel 2022, ha dichiarato Damien Cottier, consigliere nazionale e capogruppo parlamentare di Neuchâtel, aggiungendo che le richieste erano state soddisfatte.

Gli oppositori hanno messo in guardia dal pacchetto di accordi: l'accettazione potrebbe inizialmente stabilizzare le relazioni con l'UE, ha affermato l'ex giornalista, ex consigliere nazionale ed attuale municipale di Zurigo Filippo Leutenegger, ma sarebbe seguita da una burocratizzazione, oltre che da un indebolimento del parlamento e dei diritti dei cittadini.

Cassis: «nuovo capitolo» con l'UE

In apertura del lungo dibattito,il consigliere federale Ignazio Cassis ha invitato i delegati del PLR a «guardare al futuro» e a sostenere il nuovo pacchetto di accordi negoziati con l'Unione europea, che ha definito «vitale per la prosperità e la sovranità del Paese».

«La Svizzera vive nel cuore dell'Europa: commerciamo, lavoriamo e studiamo con i nostri vicini e la qualità di queste relazioni determina la nostra prosperità, la nostra sicurezza e, in ultima analisi, la nostra qualità di vita», ha sottolineato Cassis, ricordando che più della metà delle esportazioni svizzere sono destinate all'UE.

Con questo accordo, la Svizzera «mantiene il controllo della propria rotta», ha assicurato il Consigliere federale, precisando che senza le nuove tappe previste «il percorso bilaterale si concluderà a medio termine».

In attesa del voto su referendum obbligatorio

Il consigliere nazionale bernese Christian Wasserfallen ha messo in guardia dal legarsi in modo «irreversibile» all'UE, affermando che, anche se al momento ci sono problemi con gli Stati Uniti, «Washington ha una data di scadenza». Rispetto all'UE è in gioco molto di più in termini di tempo.

Resta ancora da vedere se il PLR si esprimerà o meno per un referendum obbligatorio che richiederà la doppia maggioranza di popolo e Cantoni. La questione deve ancora essere messa al voto dei delegati.