COVID-19 Assistenza medica in Svizzera attualmente garantita

ATS

18.3.2020

Immagine d'illustrazione
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Keystone / Ti-Press

Nonostante il rapido aumento dei casi di coronavirus, l'assistenza medica in Svizzera è attualmente garantita. Lo afferma la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS).

Non si conoscono tuttavia le cifre esatte dei posti di terapia intensiva dotati di respiratori. Gli ospedali e l'esercito stanno creando di giorno in giorno capacità supplementari, scrive la CDS in risposta ad una richiesta di Keystone-ATS.

Daniel Koch, dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha indicato ieri che in Svizzera possono esseri attivati fino a 1200 posti per la terapia intensiva. Secondo la Società Svizzera di Medicina Intensiva (SGI), i posti disponibili con apparecchi per la respirazione erano circa 850 venerdì scorso.

L'UFSP non ha fornito oggi dati sul grado di occupazione dei posti di terapia intensiva: sono di competenza dei Cantoni e le cifre variano in caso di giorno in giorno, scrive l'UFSP.

L'esercito dispone di ulteriori risorse. Secondo indicazioni di venerdì scorso si tratta di 204 apparecchi di respirazione che possono essere utilizzati per i malati di Covid-19.

L'esercito coordina

Le forniture di materiale ed apparecchiature mediche passano attraverso il Servizio sanitario coordinato (SSC) dell'esercito, che ha il compito di gestire le situazioni di emergenza nel settore sanitario. L'SSC ha la supervisione sui letti di terapia intensiva occupati, ma anche in questo caso rimanda all'UFSP per ulteriori informazioni.

Oltre ai posti letto, sono necessarie anche forniture di medicinali. Secondo la CDS, questi vengono acquistati centralmente sul mercato mondiale e messi a disposizione dei Cantoni, degli ospedali e delle cliniche. Per quel che riguarda i disinfettanti e le mascherine destinate al personale sanitario, si sta intensificando nel limite del possibile la produzione in Svizzera.

I Cantoni sottolineano inoltre che non sono necessarie solo le infrastrutture, ma anche il personale curante qualificato. Gli operatori del settore hanno lavorato a pieno ritmo per settimane e stanno facendo molti straordinari, scrive la CDS.

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