Proteste Attivisti clima contro banche, raccolto DNA

ATS

21.7.2019 - 08:57

Un gruppo di attivisti blocca l'entrata del Credit Suisse a Zurigo. È l'8 luglio 2019 (foto rappresentativa)
Un gruppo di attivisti blocca l'entrata del Credit Suisse a Zurigo. È l'8 luglio 2019 (foto rappresentativa)
Source: KEYSTONE/ENNIO LEANZA

Gli attivisti in difesa del clima che lo scorso 8 luglio a Zurigo e Basilea hanno bloccato le entrate delle banche Credit Suisse e UBS si sono visti prelevare campioni di DNA da parte delle autorità.

In alcuni casi, le procure di Zurigo e Basilea hanno ordinato l'analisi in laboratorio, indica un'inchiesta realizzata dal SonntagsBlick e pubblicata oggi. Tramite questa misura verranno creati profili genetici di quasi tutte le 83 persone arrestate, tra cui anche minorenni. Le autorità dei due cantoni hanno confermato al domenicale di aver prelevato dei campioni di DNA dai manifestanti, senza tuttavia spiegarne le ragioni.

Secondo Reto Müller, professore in diritto dell'Università di Basilea interrogato dal SonntagsBlick, le misure sono eccessive, sproporzionali e interferiscono con il diritto fondamentale all'autodeterminazione informativa. Diversi manifestanti avrebbero deciso di fare ricorso.

Gli attivisti pochi giorni fa avevano già reso noto di voler ricorrere ai tribunali, poiché non accettano le punizioni che sono state loro inflitte. In entrambe le città ci sarà quindi un processo. Ai manifestanti sono state inflitte pene pecuniarie – con la condizionale – per coazione, in alcuni casi anche per violazione di domicilio, danneggiamento e impedimento di atti dell'autorità.

Gli ecologisti hanno però comunicato di non accettare la sentenza e il collettivo Climate Justice ha richiesto che le pene vengano annullate.

La scorsa settimana i manifestanti avevano bloccato l'entrata del Credit Suisse sulla Paradeplatz di Zurigo e di UBS a Basilea, non lontano dal centro storico. In seguito all'intervento di polizia a Zurigo sono state fermate 64 persone (tre minorenni) e a Basilea 19.

Le azioni sono state organizzate da Climate Justice, che attraverso i social ha accusato le grandi banche di finanziare azioni dannose per il clima. I dimostranti chiedono alla piazza finanziaria svizzera di ritirare immediatamente qualsiasi investimento nel carbone, nel petrolio e nel gas.

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