Aumento dei prezzi Forte perdita del potere d'acquisto per i pensionati

pv, ats

19.6.2022 - 12:16

L'aumento generalizzato dei prezzi in Svizzera inciderà in maniera particolare sui pensionati, che rischiano di perdere fino a 1000 franchi all'anno (immagine illustrativa/foto d'archivio).
L'aumento generalizzato dei prezzi in Svizzera inciderà in maniera particolare sui pensionati, che rischiano di perdere fino a 1000 franchi all'anno (immagine illustrativa/foto d'archivio).
KEYSTONE/Gaetan Bally

L'aumento generalizzato dei prezzi in Svizzera inciderà in maniera particolare sui pensionati, che rischiano di perdere fino a 1000 franchi all'anno. A lanciare l'allarme, secondo quanto riportato oggi, domenica, dal settimanale romando Le Matin Dimanche, è l'Unione sindacale svizzera (USS), che ha inviato una missiva in questo senso al Consiglio federale.

Keystone-SDA, pv, ats

Il governo procederà a indicizzare le pensioni AVS il prossimo primo gennaio, cosa che avviene ogni due anni. L'adattamento al rincaro delle rendite AVS si baserà come di consueto su un «indice misto», cioè che tiene conto per metà dell'andamento dei prezzi e per metà dell'andamento dei salari dei due anni precedenti.

Di norma, nessuno contesta questo strumento di calcolo, ma questa volta la centrale sindacale ha notificato al governo le proprie critiche e un certo malcontento si fa sentire anche a livello politico. Infatti, mentre i prezzi sono chiaramente in crescita – si stima una media di circa il 3% nel 2021 e 2022 – i salari sono stimati in aumento di circa lo 0,6% nello stesso periodo.

Il risultato per i pensionati è che il Consiglio federale procederà sì a rimpolpare le rendite AVS, ma non in misura pari all'inflazione. «Sulla base dell'indice misto, l'aumento delle pensioni sarà compreso tra l'1,5% e il 2%. Si tratta solo della metà del tasso di inflazione», secondo quanto riferito a Le Matin Dimanche da Daniel Lampart, capo economista dell'USS.

«Le rendite vanno adattate almeno all'evoluzione dei prezzi»

In una lettera inviata al governo, di cui il settimanale ha visionato una copia, il sindacato chiede quindi di modificare la legge per adeguare l'indice misto. Nella missiva si ricorda al Consiglio federale l'articolo 112 della Costituzione, secondo cui «le rendite vanno adattate almeno all'evoluzione dei prezzi».

L'USS esprime particolare preoccupazione per la situazione delle persone pensionate: esse già vedono diminuire il loro potere d'acquisto a causa del mancato adeguamento all'inflazione delle rendite del secondo pilastro.

Calcolatrice alla mano, chi riceve una pensione media AVS di 1800 franchi al mese, più una rendita del secondo pilastro media di 1700 franchi si troverebbe con una perdita reale di potere d'acquisto di 1000 franchi all'anno, secondo l'USS.

Quest'ultima sottolinea che ciò potrebbe essere aggravato da un aumento dell'IVA, a partire dalla metà del 2023, se la riforma dell'AVS (contro la quale si sta battendo) sarà approvata dalle urne in autunno.

Finora – secondo quanto riportato dal domenicale – nessuna risposta è ancora giunta da parte del Consiglio federale. Ma almeno due partiti, il Partito socialista e l'Alleanza di Centro, chiedono una sessione straordinaria in autunno dedicata all'adeguamento urgente delle pensioni all'inflazione.