Svizzera Alle Camere federali i nuovi jet da guerra e la protezione del clima

cp, ats

15.9.2022 - 07:15

Il caccia da guerra americano F-35A scelto per l'esercito svizzero.
Il caccia da guerra americano F-35A scelto per l'esercito svizzero.
Keystone

Dopo la seduta di ieri, durata meno del consueto causa i festeggiamenti – ritardati per colpa del coronavirus – per l'elezione alla presidenza della Confederazione di Ignazio Cassis, riprendono stamane i dibattiti alle Camere federali.

cp, ats

Il Consiglio nazionale si occuperà in prima battuta del messaggio dell'esercito 2022. Chi dice esercito, intende soprattutto in questo momento l'acquisto dei nuovi caccia da combattimento F-35A – 36 aviogetti per poco più di 6 miliardi di franchi – e l'iniziativa popolare della sinistra per evitare questa operazione che, in assenza di sorprese dell'ultimo momento, dovrebbe andare in porto dopo il «sì all'acquisto del Consiglio degli Stati.

Il dossier dovrebbe superare anche lo scoglio della Camera del popolo, nonostante le reticenze della sinistra che di sicuro rinfaccerà al Consiglio federale, tra le altre cose, di voler procedere alla firma del contratto d'acquisto senza attendere l'esito di un'eventuale votazione popolare. Intanto, la commissione competente si è detta favorevole (17 voti a 8) all'operazione, dal momento che non ci sarebbero elementi tali da rimettere in discussione la procedura di valutazione circa la scelta dei nuovi jet.

In seguito, il programma prevede due mozioni: una chiede di ridurre l'impatto dell'esercito sulla biodiversità e l'altra di sgravare i servizi medici civile durante una pandemia. In seguito sono previsti tutta una serie di interventi di pertinenze del Dipartimento militare della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.

Due i temi principali che occuperanno il Consiglio degli Stati. Gli aiuti finanziari alle aziende elettriche di importanza sistemica, tema sul quale i «senatori» avevano già dibattuto in giugno e che verrà trattato a livello di divergenze, e il controprogetto all'iniziativa popolare sui ghiacciai. I «senatori» dovrebbero sostenere il controprogetto del Nazionale che vuole fornire alla Svizzera obiettivi climatici concreti per raggiungere la neutralità carbonio entro il 2050.

Nel frattempo, il comitato promotore si è disposto a ritirare il testo purché il controprogetto indiretto non venga indebolito. Per gli iniziativisti è chiaro che la controproposta, ossia il disegno di Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima, non basterà per rispettare l'accordo sul clima di Parigi. Ma l'urgenza richiede misure rapide ed efficaci.

L'iniziativa «Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)» rivendica il sostegno di numerosi simpatizzanti, tra cui oltre 3000 membri dell'Associazione svizzera per la protezione del clima. Il suo comitato direttivo ha condotto un sondaggio tra i suoi membri su un possibile ritiro condizionato del testo: l'88,4% di loro è risultato favorevole.