Sessione Camere: si parla di previdenza professionale e rendite AVS/AI

cp, ats

2.3.2023 - 07:15

Ultimo giorno della prima settimana di sessione per i deputati al parlamento federale.
Ultimo giorno della prima settimana di sessione per i deputati al parlamento federale.
Keystone

Riprendono stamane i dibattiti alle Camere federali, con i due rami del Parlamento impegnati fino alle 13.00. Gli Stati dovranno tornare ad occuparsi della riforma della previdenza professionale e decidere sull'adeguamento al rincaro delle rendite AVS/AI.

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Alla Camera dei Cantoni, i «senatori» dovranno però affrontare in prima battuta un progetto che prevede, in caso di morte di uno dei genitori poco dopo la nascita di un figlio, che il partner possa ottenere un congedo.

Riconoscendo per legge un congedo al genitore superstite, si intende fare in modo che questi possa assolvere ai compiti familiari e far fronte alla difficile situazione in cui viene a trovarsi a causa del decesso del partner poco dopo la nascita di un figlio. Questa particolare – e rara – situazione non è attualmente disciplinata nella legge.

Il secondo tema all'esame della Camera dei cantoni, già affrontato dal Nazionale martedì, riguarda la possibilità che medici di famiglia, pediatri, psichiatri e psicoterapeuti dell'infanzia e dell'adolescenza possano esercitare più facilmente in Svizzera in caso di comprovata scarsità di dottori in questi quattro ambiti medici. Attualmente a questi professionisti viene imposto di lavorare per almeno tre anni in Svizzera, prima di poter esercitare in territorio elvetico.

Riforma previdenza professionale

Ma il grosso tema riguarda la riforma della previdenza professionale, ormai in dirittura di arrivo dopo che lunedì il Parlamento è riuscito a mettersi d'accordo su un aspetto controverso, ossia sulle misure destinate alla generazione transitoria.

Rimangono invece ancora divergenze tra i due rami del Parlamento per quanto attiene alla soglia d'entrata nel sistema e al calcolo della deduzione di coordinamento. Consiglio nazionale e degli Stati sono d'accordo nel ritenere che la deduzione di coordinamento, ovvero della parte inferiore del salario che non è assicurata, vada ridotta. Attualmente è fissata a 25'725 franchi (7/8 della rendita massima AVS, ndr.).

Il Governo e in prima lettura anche il Nazionale hanno proposto di dimezzarla, a 12'863 franchi. Gli Stati lo scorso dicembre hanno invece chiesto che questa corrispondi al 15% della parte di salario compresa tra 0 e 85'320 franchi (in tutte le varianti la parte di salario che supera quest'ultima soglia non è assicurabile). Martedì la Camera del popolo ha fatto un passo verso gli Stati decidendo che la deduzione di coordinamento dovrà corrispondere al 20% del salario (fino a 85'320 franchi). Tale proposta dovrebbe permettere di meglio tener conto dei bassi salari e dei lavoratori a tempo parziale.

Rendite e rincaro

Fra i temi in agenda figura anche l'adeguamento integrale delle rendite AVS e AI al rincaro per il biennio 2023/2024. Ieri il Consiglio nazionale, con una capriola degna di un olimpionico, ha respinto un progetto governativo frutto di una mozione adottata proprio dal Parlamento.

Anche se la bocciatura non è stata netta, il progetto di legge dovrebbe venir respinto anche agli Stati. Va ricordato che il Governo ha già concesso un aumento del 2,5% per il 2023-2024: si tratterebbe di incrementare le rendite di ulteriori 0,3 punti percentuali.

Scarsità docenti e turismo

Tra gli argomenti che spiccano al Consiglio nazionale, figura una mozione che intende consentire l'ammissione senza esame alle alte scuole pedagogiche per i titolari di una maturità professionale per la formazione di insegnante di scuola elementare.

Il plenum dovrà anche trattare una mozione degli Stati che chiede l'adeguamento temporaneo della legge sul lavoro in caso di penuria di elettricità e/o gas. Nel menù anche la modifica della legge che promuove l'innovazione, la collaborazione e lo sviluppodelle conoscenze nel turismo.