Edilizia Case secondarie: i comuni turistici chiedono normative più semplici

ed, ats

27.11.2020 - 15:43

Le località turistiche di montagna vorrebbero che l'esecuzione della legislazione sulle abitazioni secondarie sia semplificata e snellita, poiché comporta troppi oneri amministrativi ed è discriminatoria.
Le località turistiche di montagna vorrebbero che l'esecuzione della legislazione sulle abitazioni secondarie sia semplificata e snellita, poiché comporta troppi oneri amministrativi ed è discriminatoria.
SDA

Le località turistiche di montagna vorrebbero che l'esecuzione della legislazione sulle abitazioni secondarie sia semplificata e snellita, poiché comporta troppi oneri amministrativi ed è discriminatoria.

I comuni che rientrano nell'ambito di applicazione di questa legislazione devono osservare un numero notevolmente maggiore di vincoli e oneri amministrativi rispetto agli altri comuni, scrivono in un comunicato odierno i sindaci delle 371 località di villeggiatura delle regioni di montana, al termine di un'assemblea plenaria virtuale.

Ciò è particolarmente seccante nel caso di una abitazione primaria nuova, per la quale i comuni turistici devono dimostrare che sia davvero costruita e utilizzata come prima casa. La preparazione delle relative perizie e certificazioni comporta costi e perdite di tempo. Si tratta di una disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri comuni, scrivono i sindaci.

La Conferenza dei sindaci dei comuni turistici di montagna afferma che troppo sovente sorgono questioni di esecuzione della legislazione, che non sono sempre regolate in modo chiaro e conclusivo a livello federale. E questi problemi di attuazione sfociano spesso in procedimenti giudiziari che comportano persino decisioni dei tribunali federali.

E purtroppo – critica la Conferenza – queste decisioni dei tribunali federali hanno tendenza a rendere sempre più severa la legislazione sulle seconde case.

Tornare alla home page