Nell'ambito della protezione della popolazione serve un sistema di comunicazione, per Confederazione e Cantoni, che sia resistente alle crisi. È quanto sostiene il Consiglio federale, che ha adottato oggi un credito d'impegno per 150 milioni di franchi.
In caso di catastrofi e situazioni d'emergenza gli organi competenti per la protezione della popolazione non possono fare a meno di uno scambio rapido e sicuro di informazioni, viene evidenziato in un comunicato governativo.
Gli strumenti di comunicazione attualmente impiegati presentano però delle lacune nel campo della sicurezza: in occasione di un esercitazione effettuata nel 2014 è emerso che in caso di penuria di energia elettrica i sistemi di telecomunicazione sarebbero notevolmente limitati. Anche la mancanza di una rappresentazione globale della situazione è stata identificata come punto debole.
Con la nuova Rete nazionale di dati sicura il Consiglio federale intende ridurre in maniera significativa le carenze evidenziate. Questa rete deve garantire la comunicazione e lo scambio di dati a banda larga anche in caso di crisi. Nel nuovo strumento sarà incluso anche il sistema nazionale di analisi integrata della situazione. I diversi sistemi utilizzati oggi per rappresentare il quadro della situazione saranno quindi collegati a livello nazionale.
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