Svizzera Al voto su clima e fiscalità il 18 giugno

daoe, ats

15.2.2023 - 14:04

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

Il popolo sarà chiamato il 18 giugno a decidere sul futuro della protezione del clima e sull'imposizione minima per le grandi imprese. In programma eventualmente anche una consultazione riguardante la revisione della legge Covid 19, stando a quanto stabilito oggi dal Consiglio federale.

Keystone-SDA, daoe, ats

Tra le proposte di legge all'esame della popolazione figura il decreto OCSE e G20, base giuridica per la prima fase di attuazione dell'imposta minima speciale pari al 15% sugli utili della multinazionali. Se approvata da popolo e Cantoni, la riforma costituzionale fiscale entrerà in vigore a partire dal 2024, inizialmente con un'ordinanza e successivamente con una legge federale ordinaria.

Secondo l'esecutivo, la riforma interesserà circa 2'000 imprese in Svizzera, ma l'eventuale nuovo regolamento non verrebbe applicato alle 600'000 piccole medie imprese (PMI) attive esclusivamente sul territorio nazionale.

Gli elettori potranno anche esprimersi sulla nuova legge riguardante gli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (LOCli). L'UDC ha lanciato il referendum, criticando la legge approvata dal Parlamento in autunno definendola una «divoratrice di elettricità». La legge sulla protezione del clima rappresenta il controprogetto indiretto all'Iniziativa per i ghiacciai (Iniziativa popolare federale «Per un clima sano").

Modifica Legge Covid ancora in sospeso

La modifica della legge federale sulle basi legali dell'Ordinanza Covid 19 sarà sottoposta al voto soltanto in caso di riuscita formale del referendum promosso dal movimento «Mass-voll!». La decisione del Consiglio federale è quindi subordinata a questa condizione. Il termine per depositare il referendum scadrà il 30 marzo 2023.

La legge volta a far fronte all'epidemia è in vigore dall'autunno 2020 e da allora è stata modificata più volte dal Parlamento. Finora l'elettorato ha appoggiato chiaramente la legge in due votazioni referendarie.

Ora si tratta di estendere singole disposizioni, ad esempio la base legale per il rilascio dei certificati Covid 19 per le persone vaccinate, guarite o in possesso di un test negativo. Le proroghe in vigore dall'inizio del 2023 sono state dichiarate urgenti e si applicheranno fino alla metà del 2024, a meno che il referendum non abbia successo alle urne.