SvizzeraAndrà indicato se un alimento deriva da animali sottoposti a interventi dolorosi
SDA
28.5.2025 - 10:33
Alcune pratiche dolorose, come l'alimentazione forzata utilizzata per produrre foie gras, andranno riportate esplicitamente. (Immagine d'archivio).
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Gli alimenti dovranno in futuro riportare la provenienza da animali sottoposti a interventi dolorosi senza ricorso ad anestesia. Un esempio in questo senso è il foie gras. Il Consiglio federale ha adottato oggi le modifiche alla pertinente ordinanza.
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28.05.2025, 10:33
28.05.2025, 12:32
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Al momento dell'acquisto di derrate come carne, latte o uova, i consumatori avranno quindi accesso a informazioni supplementari sul metodo di produzione, si legge in un comunicato governativo odierno. Andranno indicate tutte le procedure dolorose, come la castrazione, la decornazione o, appunto, l'alimentazione forzata di oche e anatre per la produzione di foie gras e carne.
A questo proposito, l'Esecutivo ha sottolineato che la cosiddetta alimentazione forzata è vietata in Svizzera da oltre 40 anni, ma è consentita all'estero.
Lo scopo del Consiglio federale è quello di rafforzare la trasparenza nei confronti dei consumatori e permette loro di compiere scelte di acquisto più consapevoli e informate. All'atto pratico sono state modificate l'Ordinanza sulle derrate alimentari e gli oggetti d'uso (ODerr) e quella concernente le informazioni sulle derrate alimentari (OID). Le novità entrano in vigore dal prossimo primo luglio, con un periodo di transizione di due anni.
Fra gli altri interventi soggetti a caratterizzazione vi sono l'accorciamento della coda e la resezione dei denti per i suini, il taglio del becco senza anestesia per il pollame (da indicare anche sulle uova) e le cosce di rana ottenute senza stordimento dell'animale.
L'obbligo di dichiarazione si applica a tutti gli esercizi commerciali che offrono gli alimenti in questione.
Sempre dal primo luglio, l'Esecutivo vieta anche l'importazione di pellicce e articoli di pellicceria ottenuti con metodi che infliggono sofferenze agli animali. Anche in questo caso è previsto un periodo transitorio di due anni.