Consiglio Federale Verso la cartella informatizzata per tutti gli operatori sanitari svizzeri

daoe, ats

28.6.2023 - 17:34

La cartella informatizzata del paziente (CIP) deve diventare un pilastro fondamentale del sistema sanitario svizzero e dovrà essere obbligatoria anche nel settore ambulatoriale. In tal senso, il Consiglio federale ha posto oggi, mercoledì, in consultazione una revisione della Legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP).

Immagine simbolica.
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KEYSTONE/Gaetan Bally

Keystone-SDA, daoe, ats

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Il Consiglio federale ha posto in consultazione una revisione della Legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (LCIP).
  • La cartella informatizzata del paziente (CIP) deve diventare un pilastro fondamentale del sistema sanitario svizzero e dovrà essere obbligatoria anche nel settore ambulatoriale.
  • Nella CIP vengono raccolti documenti e dati elettronici rilevanti inerenti allo stato di salute dei pazienti al fine di rafforzare la qualità delle cure mediche e di migliorare i processi terapeutici, sottolinea una nota governativa odierna.

Nella CIP vengono raccolti documenti e dati elettronici rilevanti inerenti allo stato di salute dei pazienti al fine di rafforzare la qualità delle cure mediche e di migliorare i processi terapeutici, sottolinea una nota governativa odierna.

«Si tratta di un progetto molto impegnativo e importante» ha tenuto a precisare il «ministro» della salute Alain Berset davanti ai media, sottolineando come i «lavori» siano stati rallentati negli scorsi anni della pandemia. Il presidente della Confederazione ha anche ammesso «a malincuore» che, nonostante la CIP sia già disponibile dal 2022, «ad oggi solamente 20 mila dossier elettronici sono stati aperti».

Dal 2022, infatti, la popolazione può disporre di una CIP in tutta la Svizzera. Stando ad una nota diffusa oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), da allora ne sono state aperte solo circa 19'500 presso le sette «comunità di riferimento» certificate, di cui l’83% nella Svizzera francese, il 14% nella Svizzera tedesca e il 3% in Ticino.

Obbligo per studi medici e farmacie

Già oggi, in ambito stazionario, gli ospedali e gli istituti di cura sono tenuti a utilizzare la CIP e a registrarvi le informazioni rilevanti dei propri pazienti. Con la revisione di legge, in futuro tutti i fornitori di prestazioni – compresi coloro che operano in regime ambulatoriale – saranno tenuti ad affiliarsi a una cosiddetta «comunità» o «comunità di riferimento».

L'estensione dell'obbligo di introduzione della CIP al settore ambulatoriale, ad esempio presso medici, farmacisti, fisioterapisti e chiropratici, permetterà di favorire la diffusione della CIP e di renderla un pilastro fondamentale del sistema sanitario, ha sottolineato Berset.

I dati rilevanti ai fini della cura dei pazienti dovranno essere registrati nella CIP affinché tutti i medici, i terapeuti e gli infermieri coinvolti in un trattamento, possano accedere in modo facile e sicuro all'anamnesi e alle informazioni dei pazienti.

Automatico, gratuito e facoltativo

Una seconda misura prevede l'apertura automatica e gratuita di una CIP per tutte le persone domiciliate in Svizzera e soggette all'obbligo dell'assicurazione malattie. Successivamente queste potranno decidere autonomamente se e a quali professionisti della salute concedere l'accesso ai loro dati.

«È un'offerta, per i pazienti non si tratta di un'imposizione» ha tenuto a precisare il capo del Dipartimento federale dell'interno. I Cantoni provvederanno ad aprire una CIP per la popolazione domiciliata sul loro territorio. Le persone che non intendono aprirne una possono presentare opposizione contro l'apertura presso il proprio Cantone.

Berset ha poi voluto rassicurare la popolazione per quello che riguarda il trattamento elettronico dei dati sensibili dei pazienti. «La sicurezza ha la massima priorità per il Consiglio federale», ha precisato. La protezione e la sicurezza dei dati contenuti nella CIP devono quindi essere garantiti. Ad essa si applicano già i più elevati standard di sicurezza che, essendo sanciti nella legge, potranno essere imposti anche a livello giuridico, ricorda l'UFSP in una nota.