Svizzera Certificato Covid per tutti entro fine giugno

cp, ats

4.6.2021 - 16:00

Ueli Maurer ha presentato davanti ai media in conferenza stampa a Berna il Certificato Covid.
Ueli Maurer ha presentato davanti ai media in conferenza stampa a Berna il Certificato Covid.
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Entro fine mese sarà disponibile per tutti il certificato COVID, sotto forma cartacea o elettronica.

Keystone-SDA, cp, ats

Lo prevede l'ordinanza sui certificati COVID, che costituisce la base legale per l'emissione degli stessi, adottata oggi dal Consiglio federale. Il documento, elaborato nel rispetto della protezione dei dati e compatibile con quello dell'Ue, potrà essere rilasciato per le persone vaccinate, guarite o testate anche farmacie o studi medici.

L'ordinanza entra in vigore lunedì prossimo, 7 di giugno. Da quel momento il sistema di certificazione sarà introdotto gradualmente ed entro fine giugno sarà operativo in tutta la Svizzera, ha spiegato oggi davanti ai media il consigliere federale Ueli Maurer.

Discussioni sono in corso con i cantoni Ticino e Vallese, che iniziano prima degli altri le vacanze scolastiche, in modo da offrire loro il documento per tempo, ha precisato il direttore dell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) Dirk Lindemann.

L'ordinanza, ha proseguito Maurer, non prevede invece nulla in merito alle circostanze in cui deve essere esibito il certificato, ad esempio per partecipare a una manifestazione, né la conseguente eventuale revoca di restrizioni. «Su questi aspetti se ne sta discutendo coi cantoni e il coinvolgimento del Parlamento», ha spiegato.

Agevolare viaggi in Ue

Il certificato, stando al ministro delle finanze, ha uno scopo principale: agevolare gli spostamenti all'interno dello spazio Schengen. La sua presentazione odierna rispetta lo scadenzario previsto, frutto di un intenso lavoro di squadra in seno all'UFIT e altri attori dell'amministrazione, come l'Ufficio federale di giustizia.

I tempi ristretti, ma anche le ottime competenze esistenti in seno all'amministrazione sia in seno ai partner con cui abbiamo già lavorato, ci hanno convinto ad optare per la soluzione interna, tra l'altro più conveniente rispetto alle soluzioni proposte da aziende private, ha sottolineato Maurer, dettosi convinto della bontà e sicurezza del certificato che, «rimane gratis ed è volontario».

Cartaceo e elettronico

Spetta all'UFIT istituire il sistema per l'emissione e la verifica dei certificati COVID. Questi documenti, emessi in formato cartaceo ed elettronico, contengono le informazioni necessarie essenziali - nome cognome e data di nascita - sotto forma sia di testo leggibile senza mezzi ausiliari sia di codice QR al fine di impedire la loro falsificazione, ha affermato Dirk Lindemann, ricordando che è tuttavia necessario mostrare assieme al certificato un documento di identità.

Il certificato è inoltre corredato di una firma elettronica della Confederazione che consente una verifica sicura del documento, durante la quale non vengono trasmessi né salvati dati personali, ha rassicurato Lindemann. La firma della Confederazione è anche in possesso dell'Ue; grazie ad essa è possibile verificare la validità del certificato anche all'estero.

Test di sicurezza e validità

Per verificare il livello di sicurezza, i sistemi per i certificati COVID sono attualmente sottoposti, nell'ambito di un test pubblico di valutazione, a un test di robustezza eseguito da esperti e persone interessate. A tale proposito, ha aggiunto l'alto funzionario, sono state trovate 13 falle «di scarsa pericolosità in fatto di sicurezza».

Quanto alla validità, il certificato per i vaccinati è valido 180 giorni dopo la seconda vaccinazione. Per le persone ammalatesi e poi guarite, la persona in questione potrà chiedere un certificato collegandosi al sito web del cantone di domicilio: la validità è anche di 180 giorni.

Le persone con test PCR o antigenico negativo potranno anche ottenere un certificato in forma digitale o cartacea. La validità è di 72 ore per un test PCR a partire dal momento del prelievo del sangue e di 24 ore per un test antigenico.

Il ruolo dei Cantoni

Il ruolo dei Cantoni sarà fondamentale per la riuscita dell'operazione. Spetterà infatti a quest'ultimi definire le istituzioni del settore sanitario che potranno emettere certificati COVID e designare come emittenti il personale specializzato (nei centri di vaccinazione e centri di test, negli ospedali e studi medici, nelle farmacie ecc.) che provvederà all'emissione dei certificati su richiesta delle persone vaccinate, guarite o testate e risultate negative.

La Confederazione mette a disposizione un sistema per l'emissione, la verifica e la revoca dei certificati COVID, che permette la connessione ai sistemi informatici esistenti (ad es. i sistemi usati nell'ambito della vaccinazione e dei test) in modo che sia possibile anche emettere certificati digitali. Essa coadiuva i Cantoni nell'introduzione della soluzione e dei relativi adeguamenti a livello organizzativo.

Da metà giugno, ha affermato Lindemann, i Cantoni dovrebbero essere pronti con le rispettive pagine web contenenti le indicazioni necessaire per i certificati. Chi verrà vaccinato la seconda volta dovrà consultare la pagina per ottenere indicazioni su come ricevere il certificato col codice QR che potrà scannerizzare nel cellulare grazie all'apposita app. Dopo giugno, il certificato verrà inviato elettronicamente oppure sarà ottenibile sotto forma cartacea.

Conservazione e verifica

Il sistema comprende in particolare l'applicazione «COVID Certificate» per la conservazione e l'applicazione «COVID Certificate Check» per la verifica dei certificati. Entrambe saranno messe gratuitamente a disposizione negli app store ufficiali di Google e Apple.

Grazie all'applicazione «COVID Certificate», i titolari di un certificato potranno avere con sé la versione digitale ed esibirla in qualsiasi momento. Il certificato COVID che si trova nell'applicazione è equiparato a quello in formato cartaceo.

Con l'applicazione «COVID Certificate Check» è possibile verificare i certificati COVID su carta o nell'applicazione "COVID Certificate": la persona che effettua la verifica può visualizzare soltanto il nome, il cognome, la data di nascita e l'indicazione della validità del certificato COVID.

Protezione dei dati e compatibilità

Il sistema per l'emissione di certificati che l'UFIT mette a disposizione tiene conto degli aspetti legati alla protezione dei dati.

I dati personali non sono salvati a livello centrale dall'Amministrazione federale e quelli necessari per la firma elettronica del certificato vengono cancellati dal sistema della Confederazione non appena il certificato è stato generato e trasmesso.