Governo Iniziativa prezzi equi: necessario un controprogetto

ATS

29.5.2019 - 12:01

Le scatole contenenti le firme per l'iniziativa per prezzi equi (foto d'archivio)
Le scatole contenenti le firme per l'iniziativa per prezzi equi (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

Gli interventi sul mercato chiesti dall'Iniziativa per prezzi equi si spingono troppo oltre. Tuttavia, misure sono necessarie, e per questo va opposto un controprogetto indiretto.

È la posizione espressa dal Consiglio federale mercoledì nel messaggio concernente il testo.

L'iniziativa chiede di creare le basi legali per lottare contro le pratiche di discriminazione dei prezzi spesso adottate all'estero nei confronti dei compratori svizzeri. Concretamente, si sollecitano misure contro i prezzi esageratamente alti e lo sfruttamento del potere d'acquisto da parte di imprese nazionali ed estere.

Il controprogetto indiretto, si legge in un comunicato governativo, è invece inteso soprattutto a proteggere le imprese che risultano svantaggiate rispetto ai loro concorrenti esteri a causa di costi d'acquisto più elevati o di un rifiuto di consegna.

Contrastare l'isolamento del mercato elvetico

Nel messaggio indirizzato al Parlamento l'esecutivo spiega come gli interventi sul mercato di ampia portata chiesti dagli iniziativisti non siano né necessari né nell'interesse della piazza economica elvetica. Le misure proposte rischiano persino di danneggiare l'economia interna. Per questo il Consiglio federale raccomanda di respingere l'iniziativa e di accettare il controprogetto indiretto.

Quest'ultimo accoglie la richiesta principale avanzata dall'iniziativa, ossia quella di contrastare l'isolamento del mercato elvetico. A determinate condizioni, le imprese nazionali ed estere possono essere obbligate a rifornire le imprese in Svizzera anche attraverso canali di distribuzione all'estero. In questo modo si possono ostacolare sistematicamente le pratiche ingiustificate di discriminazione dei prezzi a livello internazionale.

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