Governo Covid-19: protezione civile in servizio fino al 30 giugno

bt, ats

31.3.2021 - 11:16

Militi della protezione civile 
Militi della protezione civile 
Ti-Press

Il Consiglio federale ha deciso di prolungare fino al prossimo 30 giugno la chiamata in servizio della protezione civile nell'ambito della crisi pandemica. I militi saranno sollecitati soprattutto nell'allestimento e nella gestione di infrastrutture per le vaccinazioni o i test di massa, senza dimenticare il contact tracing.

Keystone-SDA, bt, ats

Il contingente di massimo 500'000 giorni, stabilito a novembre dal governo, scade oggi, viene ricordato in una nota. La sanità pubblica ha però ancora bisogno di sostegno nella lotta al Covid-19 e pertanto la chiamata in servizio è stata allungata di ulteriori tre mesi.

La protezione civile ha prestato circa 100'000 giorni di servizio dal 18 novembre 2020 fino alla fine di febbraio 2021, mentre erano stati attorno ai 300'000 nel corso della prima ondata, la scorsa primavera. Ogni settimana vengono impiegati tra i 1000 e i 1500 militi. Il loro compito è principalmente quello di dare una mano alla sanità pubblica.

Gli impieghi della protezione civile hanno contribuito sensibilmente a impedire un sovraccarico del personale curante delle infrastrutture sanitarie, soprattutto nelle case di cura e nelle case per anziani, ricorda l'esecutivo. Dall'inizio dell'anno, i militi vengono maggiormente usati anche nei centri di vaccinazione e a sostegno delle squadre di vaccinazione mobili.

Anche la Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP) e la Conférence latine des directrices et directeurs des affaires militaires et de la protection de la population (CLAMPP) hanno chiesto al Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di prolungare fino alla fine di giugno la chiamata in servizio della protezione civile.