Covid Covid, pronta la strategia per un'eventuale nuova ondata

mc, ats

30.6.2021 - 16:14

Il Governo ha elaborato la strategia per affrontare un eventuale nuovo aumento dei casi di Covid a partire dall'autunno. L'accento è posto sul rilevamento rapido delle varianti più pericolose, sul proseguimento della campagna di vaccinazione e su capacità sufficienti per i test e il Contact Tracing.

Alain Berset si leva finalmente la mascherina per parlare davanti ai media.
Alain Berset si leva finalmente la mascherina per parlare davanti ai media.
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Keystone-SDA, mc, ats

I tre scenari presi in considerazione per lo sviluppo della pandemia partono tutti dal presupposto che il virus non scomparirà, ma «diventerà endemico a lungo termine» ha detto il ministro della salute Alain Berset in conferenza stampa a Berna.

Nel primo si ipotizza che il numero di casi rimanga a livelli contenuti e non comporti un carico significativo sul sistema sanitario. In questo caso le misure di protezione verrebbero revocate.

Nel secondo si prevede un aumento delle infezioni in autunno o in inverno. Sarebbe quindi necessario reintrodurre alcune misure, come l'obbligo di indossare una mascherina o il distanziamento sociale. Potrebbero inoltre essere necessari richiami del vaccino.

Nello scenario tre, emergono una o più nuove varianti di virus contro le quali la protezione offerta dalla vaccinazione o dalla malattia risulta nulla o insufficiente. Sarebbero quindi necessarie misure severe e una nuova vaccinazione.

Ci si prepara allo scenario numero due

La pianificazione a medio termine della Confederazione e dei Cantoni si concentra sul secondo scenario perché sembra il più conforme alla realtà, ha spiegato il consigliere federale Alain Berset.

Le cause di un futuro incremento possono essere molteplici: «la stagionalità, i viaggi all'estero, il numero di persone non vaccinate troppo elevato o l'apparizione di nuove varianti del virus più contagiose». Il Consiglio federale quindi si prepara a questa eventualità e per una volta ha avuto la possibilità di pianificare su diversi mesi. «Anche questo è un ritorno alla normalità», ha aggiunto.

L'obbiettivo rimane sempre lo stesso: evitare un sovraccarico del sistema sanitario in caso di nuova ondata, ha aggiunto il ministro della sanità. In primo luogo è necessario identificare al più presto le nuove varianti per limitarne la diffusione.

Il Consiglio federale ha già adottato misure precauzionali a tal fine e oggi ha incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di rafforzare il sistema di sorveglianza a questo scopo. Bisognare pure aumentare la disponibilità alla vaccinazione. Un'eventuale recrudescenza del virus in autunno infatti dipenderà in gran parte dalla proporzione di persone immunizzate.

Ci si prepara a richiami del vaccino

A medio termine sarà forse necessario prepararsi a richiami e ad adattare la vaccinazione a nuove varianti. Attualmente si sa che la protezione dura almeno 12 mesi per le forme lievi di Covid 19 e si suppone che sia più duratura per i decorsi gravi, specie negli adulti sani.

Il DFI dovrà quindi avviare tempestivamente i preparativi per la pianificazione e l'attuazione delle vaccinazioni di richiamo, con il coinvolgimento delle autorità federali e cantonali. Il DDPS continuerà ad occuparsi della logistica dei vaccini fino a quando non potrà essere garantita da canali di distribuzione privati.

I cantoni rimangono responsabili dell'organizzazione della vaccinazione e della fornitura delle capacità necessarie.

Test regolari nelle scuole

L'accesso ai test dovrà essere garantito a tutti. Le capacità di laboratorio devono quindi poter essere aumentate rapidamente in caso di peggioramento della situazione epidemica. I test verranno ridotti in fase di normalizzazione, salvo nelle scuole.

Nei paesi dove la variante delta è prevalente, si registra un numero superiore alla media di infezioni negli istituti scolastici. Per questo la Confederazione chiede ai cantoni di utilizzare effettuare test regolari in modo che l'insegnamento possa avvenire senza misure restrittive.

Non è ancora chiaro quando sarà possibile vaccinare i bambini sotto i 12 anni poiché non sono ancora disponibili dati per questo gruppo di età. Swissmedic ha finora approvato un vaccino solo per i ragazzi più grandi.

Contact Tracing sempre di attualità

Anche in caso di normalizzazione della vita sociale, il tracciamento dei contatti rimane una misura importante per isolare rapidamente le persone infette ed evitare che il virus si diffonda, in particolare in caso di comparsa di varianti di virus preoccupanti. È quindi importante che i cantoni mantengano o riattivino rapidamente le capacità per il Contact Tracing.

In caso di incremento è necessario garantire capacità sufficienti negli ospedali. Il sistema sanitario inoltre deve essere in grado di rispondere a un carico aggiuntivo di lavoro causato dagli effetti a lungo termine del Covid-19 (Long-term effects of Covid-19). L'impatto dell'epidemia e delle misure adottate sulla salute mentale continuerà ad ad essere monitorato.

Quanto alla revoca della situazione d'emergenza, il Consiglio federale ha precisato che avverrà quando la situazione mondiale si sarà normalizzata e non ci sarà più pericolo per la salute pubblica.