Svizzera Disabili e trasporti, c'è ancora molto da fare

cp, ats

29.3.2023 - 16:54

L'accesso alle stazioni per i disabili non è sempre garantito come nel caso della stazione ferroviaria di Baden (AG).
L'accesso alle stazioni per i disabili non è sempre garantito come nel caso della stazione ferroviaria di Baden (AG).
Keystone

Benché a livello di trasporti pubblici si sia fatto molto per i disabili o persone con mobilità ridotta, permangono ancora parecchi ostacoli, specie alle fermate dei bus, ma anche nella stazioni ferroviarie.

È quanto indica un rapporto sul tema adottato oggi dal Consiglio federale, secondo cui le disposizioni contenute nella legge sui disabili (LDis), stando alla quale al più tardi da fine 2023 i trasporti pubblici (TP) dovranno essere accessibili senza barriere, non potranno essere completamente rispettate.

Progressi a livello di autobus e treni

Dell'attuazione di queste disposizioni sono responsabili le imprese di trasporto e i gestori dell'infrastruttura, eccetto che per le fermate degli autobus, di competenza di Cantoni e Comuni. Come emerso dai dati rilevati dall'Ufficio federale dei trasporti presso le imprese di trasporto, negli ultimi anni sono state adeguate tante fermate dei TP e acquistati numerosi veicoli che consentono agli utenti con disabilità o a mobilità ridotta di viaggiare in autonomia.

A fine 2023, ad esempio, sarà conforme alla LDis la maggior parte degli autobus e delle carrozze ferroviarie nonché dei battelli della navigazione passeggeri concessionaria. Notevoli progressi sono stati compiuti anche per gli impianti a fune con concessione federale.

Fermate autobus e stazioni punto dolente

Ritardi nell'attuazione LDis sono previsti in alcune stazioni ferroviarie e fermate dei tram, ma soprattutto per le fermate degli autobus, per le quali si prevede che a fine 2023 saranno solo circa un terzo ad adempiere i requisiti necessari. In questo comparto vi è ancora notevole necessità d'intervento da parte di Cantoni e Comuni, in qualità di proprietari responsabili delle strade e, quindi, delle fermate.

Nel settore ferroviario, a fine 2023 sarà utilizzabile autonomamente dai disabili il 60% delle stazioni. Considerato che gli adeguamenti sono attuati dando priorità a quelle principali, potrà usufruire dei vantaggi oltre l'80% dei viaggiatori, specifica il comunicato. In circa 500 stazioni gli adeguamenti edilizi saranno avviati solo dopo fine 2023.

Restano lavori da fare anche per gli impianti a fune con concessione federale: a fine 2023 i disabili ne potranno utilizzare autonomamente circa i tre quarti.

Alternative da fine anno

Nei casi in cui, a fine 2023, non sarà possibile l'utilizzo autonomo dei TP da parte dei disabili, le imprese concessionarie devono garantire misure transitorie, d'intesa con i proprietari delle fermate; per gli impianti che non saranno adeguati per motivi di proporzionalità, dovranno offrire soluzioni alternative. In entrambi i casi la misura principale è l'assistenza da parte del personale.

cp, ats