GovernoIl Consiglio federale dice «sì» al ritorno al doppio cognome per i futuri sposi
cp, ats
24.1.2024 - 12:30
In futuro, dovrebbe essere possibile per i coniugi optare per il doppio cognome, una possibilità che va estesa anche ai figli, a prescindere dal fatto che i genitori siano sposati. In pratica si tratta di ritornare alla situazione precedente il 2013.
cp, ats
24.01.2024, 12:30
24.01.2024, 12:38
SDA
È quanto pensa il Consiglio federale in merito a un'iniziativa parlamentare elaborata nel 2021 dalla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N).
Dal 2013, sottolinea un comunicato odierno del governo, i coniugi devono decidere, al momento del matrimonio, se mantenere il proprio cognome o scegliere un cognome coniugale. Il doppio cognome non è più consentito. Vi è solo la possibilità di optare per un cognome di affinità non ufficiale.
I figli possono assumere il cognome coniugale o il cognome di uno dei due genitori, scelto come cognome dei figli al momento del matrimonio. I figli di coppie non sposate portano il cognome di uno dei genitori.
Secondo il diritto vigente, per una coppia sposata non è quindi possibile esprimere questo legame mediante il cognome, senza che uno dei coniugi rinunci al cognome attuale. Inoltre, solo i genitori sposati possono evidenziare verso l'esterno mediante il cognome il legame che li unisce ai propri figli.
Ma la realtà sociale, stando all'esecutivo, mostra che spesso i coniugi vorrebbero mantenere il proprio cognome. Allo stesso tempo è frequente il desiderio di poter rendere visibile mediante il cognome il legame tra i coniugi e i loro figli.
Per questo la CAG-N propone che le coppie sposate possano tornare ad avere un doppio cognome composto dai cognomi di entrambi i coniugi, con o senza trattino. È inoltre previsto che anche i figli possano assumere il doppio cognome, a prescindere dal fatto che i loro genitori siano sposati o che mantengano il cognome attuale.
Pur approvando l'iniziativa della commissione, il Consiglio federale suggerisce tuttavia di semplificare le nuove disposizioni di legge e di esaminare al contempo nuove possibilità per la composizione del cognome, lasciando ad esempio decidere a ciascun coniuge l'ordine dei cognomi nel doppio cognome.