Tutti contro l'UDC Chiesa: «La campagna della legge sul clima sarà dura, altolà alla follia»

ats

18.3.2023 - 11:30

Marco Chiesa è pronto ad affrontare una campagna difficile.
Marco Chiesa è pronto ad affrontare una campagna difficile.
Keystone

La campagna in vista della votazione del 18 giugno sulla legge sul clima sarà dura, una volta ancora tutti saranno contro l'UDC: lo ha detto il presidente del partito Marco Chiesa, davanti ai delegati riuniti oggi, sabato, in assemblea a Meyrin (GE).

Keystone-SDA, ats

Chiedendo al Paese di rinunciare a quella che appare «una follia».

«La crisi energetica è ormai una realtà, oggi e domani. E cosa fanno gli altri partiti? Stanno peggiorando la situazione», ha tuonato il consigliere agli stati ticinese, criticando la normativa in votazione già solo per il titolo ("legge sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica"), a suo avviso «il massimo della faccia tosta».

Secondo il 48enne la legge porterà a un divieto di fatto della nafta, della benzina, del diesel e del gas. Il trasporto privato e il riscaldamento saranno possibili solo con l'elettricità, il che aumenterà notevolmente la domanda, ha aggiunto. Pertanto la normativa dovrebbe essere chiamata con il suo vero nome: «Legge sullo spreco di elettricità».

Il presidente democentrista ha citato uno studio del Politecnico federale di Zurigo, secondo il quale le nuove disposizioni comporterebbero costi energetici aggiuntivi di oltre 6600 franchi all'anno per persona. Ha inoltre ventilato oneri di investimento per almeno 387 miliardi di franchi, necessari per i nuovi sistemi di riscaldamento e la ristrutturazione delle abitazioni.

«Dobbiamo porre fine a questa follia della sinistra»

«Dobbiamo porre fine a questa follia della sinistra rosso-verde e affossare questa legge fuorviante e costosa», ha concluso su questo tema Chiesa, che con il suo partito ha lanciato il referendum contro la nuova legge, che funge da controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai.

Il successore di Albert Rösti alla testa del partito più importante del Paese ha anche parlato d'asilo («il nostro sistema è un completo fallimento», ha detto) e ha criticato l'immigrazione giudicata eccessiva: oltre a mettere sotto pressione le infrastrutture gli arrivi in massa non portano nulla all'economia, ha sostenuto.

Per cambiare la situazione serve una UDC ancora più forte al parlamento federale: Chiesa ha incoraggiato i simpatizzanti a impegnarsi con ragione e passione nella campagna elettorale in vista delle elezioni di ottobre.

L'assemblea si è aperta con il tradizionale suono dei campanacci e l'esecuzione dell'inno nazionale. L'incontro si è svolto sotto stretta sorveglianza della polizia a causa di un appello a manifestare contro l'UDC lanciato dall'estrema sinistra.