COP26 Clima: riunione mondiale a Glasgow, Svizzera protagonista

sn, ats

27.10.2021 - 10:01

La Svizzera avrà un ruolo importante alla COP26 di Glasgow. Immagine d'archivio.
La Svizzera avrà un ruolo importante alla COP26 di Glasgow. Immagine d'archivio.
Keystone

Dirigenti e militanti del mondo intero si riuniscono da domenica a Glasgow per trovare il modo di limitare il riscaldamento climatico a meno di 2°C fino al 2100. La COP26 viene vista da molti come un'ultima possibilità e la Svizzera ha un ruolo di primo piano.

Keystone-SDA, sn, ats

L'incontro internazionale, che avrà luogo dal 31 ottobre al 12 novembre, è molto atteso. Il ritorno degli Stati Uniti con il presidente Joe Biden, dopo il ritiro dall'Accordo di Parigi deciso dal predecessore Donald Trump, «ha provocato una dinamica mondiale e incitato probabilmente certi Paesi a stabilire obiettivi volontari sul clima più ambiziosi», ha detto all'agenzia Keystone-ATS Géraldine Pflieger, direttrice dell'Istituto delle scienze ambientali dell'Università di Ginevra.

Ma serve ancora di più, secondo la ricercatrice, che fa parte della delegazione svizzera che si recherà in Scozia. Ad esempio, è necessario un piano concreto per la riduzione delle emissioni per ogni Paese entro il 2050. Il presidente della COP Alok Sharma ha incaricato la consigliera federale Simonetta Sommaruga, così come la ministra dell'ambiente del Ruanda Jeanne d'Arc Mujawamariya, di trovare un calendario accettabile da tutti sulle tappe comuni nel prossimo decennio.

Un altro problema è la questione del finanziamento per accompagnare gli sforzi dei Paesi in via di sviluppo oltre il 2025. Nonostante i tentativi, le nazioni più facoltose non sono riuscite a mettere a disposizione 100 miliardi di dollari all'anno, privati o pubblici, a partire dal 2020.

Parmelin a incontro dirigenti

Prima di Glasgow, l'incontro del G20 di sabato e domenica in Italia dovrebbe dare una prima risposta. Dopo oltre 600 milioni di franchi – pubblici e privati – nel 2020, la Svizzera annuncerà fino a 430 milioni di soldi pubblici fino al 2024. Un rapporto mette così la Confederazione al secondo posto negli sforzi finanziari per il clima, dietro solo al Regno Unito.

Berna ha promesso di impegnarsi per soluzioni ambiziose. Dopo il presidente della Confederazione Guy Parmelin all'incontro di oltre 100 dirigenti lunedì e martedì, Sommaruga rappresenterà la Svizzera dal 10 novembre. Fra le varie insidie, bisognerà evitare che parta un vero e proprio commercio mondiale di emissioni di gas a effetto serra. Sempre più riduzioni sono infatti applicate all'estero in cambio di una compensazione finanziaria per completare gli sforzi interni.