Sessione Il Nazionale vuole abolire il valore locativo anche per le residenze secondarie

fc, ats

14.6.2023 - 18:10

Se il valore locativo fosse abolito solo per le abitazioni primarie, ma non per le abitazioni secondarie occupate dal proprietario, ci sarebbe un problema di costituzionalità, ha sostenuto Leo Müller (Centro/LU).
Se il valore locativo fosse abolito solo per le abitazioni primarie, ma non per le abitazioni secondarie occupate dal proprietario, ci sarebbe un problema di costituzionalità, ha sostenuto Leo Müller (Centro/LU).
Keystone

L'imposta sul valore locativo va abolita non solo per le residenze principali, come chiesto dagli Stati, ma anche per quelle secondarie. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale approvando – con 109 voti contro 75 e 8 astenuti, – una revisione legislativa in materia.

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L'imposta sul valore locativo – un reddito fittizio da cui il proprietario può dedurre gli interessi passivi e i costi di manutenzione – esiste in Svizzera dal 1915. I tentativi di abolire questa imposta sono ripetutamente falliti alle urne e in Parlamento.

Ora le Camere federali tornano alla carica. Con la soppressione del reddito locativo spariranno anche le possibilità di dedurre dalle imposte i lavori di manutenzione e i premi assicurativi degli immobili. Dal reddito potrebbero così solo essere dedotte, a determinate condizioni, solo le spese per la cura dei monumenti storici.

Durante le discussioni, il Nazionale, come detto, ha optato – con 158 voti contro 31 – per un cambiamento totale di paradigma, coinvolgendo nella riforma anche le residenze secondarie. Gli Stati vorrebbero invece limitare il cambiamento alle sole case primaria.

Il Nazionale si è invece trovato d'accordo con gli Stati nel concedere a chi acquista una prima casa la possibilità di dedurre parte degli interessi ipotecari per i primi dieci anni: 5000 mila franchi per il primo anno o 10 mila per le coppie sposate, per poi diminuire linearmente.

Il Nazionale ha anche adottato una misura per limitare l'incentivo all'indebitamento. In futuro dovrebbe essere consentito dedurre gli interessi maturati su debiti fino al 40% dei redditi da sostanza imponibili. Respinte le varie minoranze che chiedevano una deduzione fino al 70% come l'aveva proposto il Consiglio degli Stati (proposta respinta con 110 voti contro 80), una limitazione della deduzione al 40% dei soli redditi da sostanza immobiliare (105 a 85) o lo stralcio integrale di tale possibilità (105 a 84). Oggi è possibile dedurre gli interessi maturati su debiti sul 100% dei redditi da sostanza imponibili e ulteriori 50'000 franchi.

Il dossier torna al Consiglio degli Stati per l'esame delle divergenze.