SessioneIl Nazionale approva la dichiarazione critica sulla sentenza della CEDU sul clima
mh, ats
12.6.2024 - 10:19
Non c'è alcun motivo per dar seguito alla recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo (CEDU) contro la Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale.
Keystone-SDA, mh, ats
12.06.2024, 10:19
12.06.2024, 11:30
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Dopo il Consiglio degli Stati, oggi anche il Nazionale ha adottato, con 111 voti a 72 e 10 astensioni, una dichiarazione non vincolante in tal senso che invita il Governo ad attivarsi presso il Consiglio d'Europa per far conoscere la posizione della Confederazione.
Nel testo, intitolato «Una protezione efficace dei diritti fondamentali da parte dei tribunali internazionali piuttosto che l'attivismo giudiziario», si afferma in particolare che la sentenza a favore delle Anziane per il clima «oltrepassa i limiti dell'interpretazione dinamica» e che la Corte, così facendo, «travalica i limiti dello sviluppo del diritto concessi a un tribunale internazionale».
Vi si legge anche che Berna «non vede alcuna ragione per dare ulteriore seguito alla sentenza» dato che «gli sforzi precedentemente e attualmente profusi dalla Svizzera in materia di politica climatica soddisfano i requisiti in materia di diritti umani formulati nella sentenza».
Il Nazionale riconosce il valore della CEDU e delle sue sentenze, è un organo prezioso per la tutela dei diritti umani, ha affermato Simone Gianini (PLR/TI) a nome della commissione preparatoria, aggiungendo però che c'è l'impressione che spingendosi così lontano la corte scateni un effetto controproducente.
Il Consiglio federale dovrà spiegare agli altri Stati membri del Consiglio d'Europa che Berna sta già facendo abbastanza in materia di clima. Finora la Svizzera ha rispettato tutti i suoi impegni internazionali in questo ambito, ha aggiunto Philipp Matthias Bregy (Centro/VS), anch'egli a nome della commissione.