SvizzeraApprovvigionamento energetico, approvata dal Nazionale la legge ad hoc
fc, ats
10.12.2024 - 15:08
I vari provvedimenti adottati finora a livello di ordinanza per affrontare un'eventuale carenza di elettricità saranno trascritti in una apposita legge. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale approvando una modifica della legge sull'approvvigionamento elettrico.
Keystone-SDA, fc, ats
10.12.2024, 15:08
10.12.2024, 15:10
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Come spiegato dal relatore commissionale Nicolas Kolly (UDC/FR) la situazione sul fronte dell'approvvigionamento energetico è notevolmente peggiorata a partire dal 2022, il che ha portato il Consiglio federale ad adottare tutta una serie di misure tramite ordinanze. Queste ordinanze sono valide fino alla fine del 2026, anche se l'esecutivo ha già annunciato, lo scorso 13 novembre, di voler prorogare l'ordinanza sulla riserva invernale fino al 31 dicembre 2030.
Nella legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, approvata in votazione lo scorso 9 giugno, il Parlamento aveva già istituito una base giuridica per la costituzione di una riserva obbligatoria di energia idroelettrica. La modifica legislativa oggi in discussione integra tale base con disposizioni riguardanti la riserva termica.
Quest'ultima verrebbe utilizzata solo in caso di emergenza, quando il mercato non sarebbe più in grado di soddisfare la domanda. «Si tratta di una sorta di assicurazione, che si spera di non dover mai utilizzare», ha affermato il consigliere federale Albert Rösti. La Confederazione non può permettersi una carenza di elettricità che, come sostenuto dall'Ufficio federale della protezione della popolazione, rappresenta attualmente il rischio più grande per il nostro paese, ha aggiunto Kolly.
Durante l'esame del dossier il Consiglio nazionale ha anche approvato una disposizione, non prevista nel messaggio del Consiglio federale, destinata ad aiutare temporaneamente l'industria siderurgica e dell'alluminio attualmente in difficoltà. Le grandi aziende del settore potranno farsi rimborsare una parte delle tariffe per l'utilizzo della rete elettrica. Tale sostegno è sottoposto ad alcune condizioni, quali la garanzia quanto al mantenimento del sito di produzione, agli obblighi di trasparenza e alla rinuncia alla distribuzione di dividendi.
Il dossier passa ora all'esame del Consiglio degli Stati.