Ecco perchéIl Nazionale riduce il budget destinato a Pro Helvetia
mh, ats
11.9.2024 - 12:38
Pro Helvetia dovrà fare i conti con meno soldi per le sue attività all'estero, giudicate problematiche in Russia.
Keystone-SDA, mh, ats
11.09.2024, 12:38
11.09.2024, 12:58
SDA
Nell'ambito del dibattito sul messaggio sulla cultura, il Consiglio nazionale ha deciso oggi, con 102 voti a 87, di tagliare di 6,5 milioni di franchi il budget previsto dal Governo per la fondazione per il periodo 2025-2028, che ammonterà pertanto a 187 milioni.
La maggioranza del plenum ha preferito mantenere l'importo del quinquennio 2021-2024. Il voto è stato espresso contro il parere della Commissione della scienza dell'educazione e della cultura, che aveva cambiato idea su un possibile ridimensionamento dei finanziamenti dopo che Pro Helvetia aveva fornito spiegazioni, annunciando oltretutto che avrebbe cessato le sue attività in Russia entro la fine dell'anno.
«Il problema non era tanto la presenza di Pro Helvetia in Russia quanto la sua gestione dell'antenna», ha spiegato Céline Weber (PVL/VD), a nome della commissione. «Posso confermare che non ci sarà più un ufficio a Mosca, poiché la situazione in Russia negli ultimi anni ha reso impossibile la permanenza in loco», ha aggiunto invano la ministra della cultura Elisabeth Baume-Schneider.
Quest'ultima ha evocato anche la situazione delle antenne presenti in Italia, affermando di aver avuto scambi di vedute con la fondazione per quanto riguarda l'istituto di Roma, che ha aperto la porta a discussioni future sul suo ruolo.
Lo stesso vale per Palazzo Trevisan a Venezia, ha aggiunto Baume-Schneider. L'UDC non ha perso occasione per criticare la presenza di Pro Helvetia in questa struttura, che ospita anche il consolato svizzero, accusandola di organizzarvi delle «vacanze». La fondazione ha deciso di non concedervi più residenze per artisti, ciò che ha provocato uno «tsunami di reazioni» nella Svizzera italiana. Stiamo attenti, ha chiuso la ministra, dobbiamo differenziare tra consolato e cultura, ma «seguiamo da vicino la situazione».