L'iniziativa popolare «per il divieto di sperimentazione animale» va bocciata senza affiancarle alcun controprogetto.
fc, ats
10.03.2021, 13:08
10.03.2021, 13:15
SDA
È l'opinione del Consiglio nazionale che ritiene la proposta di modifica costituzionale «eccessiva» in quanto potrebbe avere conseguenze negative per la ricerca e l'economia della Svizzera. Anche la salute pubblica ne soffrirebbe e proprio in tempi di crisi sanitaria.
Senza sperimentazione animale non si sarebbe potuto sviluppare un vaccino contro il coronavirus, ha sottolineato Simone de Montmollin (PLR/GE) a nome della commissione. Se l'iniziativa fosse già applicata, in Svizzera ci sarebbe il divieto costituzionale di utilizzare tali vaccini, ha sottolineato Baptiste Hurni (PS/NE).
Iniziativa superata dagli eventi
Per promuovere i metodi sostitutivi alla sperimentazione animale è inoltre già stato creato il Centro di competenze svizzero 3R. L'iniziativa è insomma stata superata dagli eventi, ha sostenuto Therese Schläpfer (UDC/ZH). La legislazione svizzera è già oggi una delle più severe al mondo, ha precisato Pierre-André Page (UDC/FR).
Tenuto conto dell'indiscussa sofferenza che le sperimentazioni generano negli animali, la sinistra avrebbe voluto affiancare un controprogetto all'iniziativa.
A livello internazionale si assiste già oggi a cambiamento di paradigma nei confronti della ricerca, e non è per pietà verso gli animali ma piuttosto a causa della trasferibilità spesso inadeguata dei risultati, ha affermato Meret Schneider (Verdi/ZH). Se l'efficacia di un esperimento non è stata provata, questo va vietato, ha sottolineato Matthias Aebischer (PS/BE).
Il quadro giuridico attuale consente già di attuare tutti i principi volti a preservare e tutelare la salute degli animali, ha replicato la relatrice commissionale de Montmollin. «L'autorizzazione a eseguire test sugli animali – ha proseguito, convincendo il plenum – viene concessa solo se non sono disponibili altri metodi per raggiungere l'obiettivo desiderato».
L'iniziativa
L'iniziativa – che porta il titolo «Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani – Sì ad approcci di ricerca che favoriscano la sicurezza e il progresso» – chiede un divieto assoluto della sperimentazione animale e della ricerca che coinvolge esseri umani. Il testo – lanciato 2017 da un gruppo di cittadini sangallesi e sostenuto da oltre 80 organizzazioni – vuole anche impedire l'importazione di prodotti che si basano sui test in questione.