SessionePreventivo 2021, più fondi a ricerca, cultura e agricoltura
mh, ats
3.12.2020 - 13:45
Il Consiglio nazionale ha completato oggi l'esame del preventivo 2021, dossier sul quale hanno aleggiato le conseguenze della pandemia. Se a sinistra si è spinto per un maggiore sostegno ai settori in difficoltà, da parte dell'UDC sono stati chiesti rigore e risparmi.
Oggi il plenum ha deciso di aumentare i fondi per la formazione, la ricerca, la cultura e l'agricoltura. Previsti 726 milioni di franchi in più rispetto alla proposta del Consiglio federale, in gran parte per i casi di rigore (680 milioni).
Le ricadute della crisi del Covid sono notevoli, tanto che il deficit previsto l'anno prossimo dal Governo tocca i 4,2 miliardi di franchi, ha precisato ieri il ministro delle finanze Ueli Maurer. Sono attese entrate per 75,793 miliardi e uscite per 80,7. Le spese supplementari legate alla pandemia ammontano a 4,7 miliardi.
Il plenum ha seguito la sua commissione preparatoria, aumentando il credito destinato alla cultura di 10,6 milioni, coerentemente con quanto previsto nel messaggio sulla cultura 2021-2014, adottato in settembre. Lars Guggisberg (UDC/BE), con diverse proposte di minoranza ha tentato invano di opporsi, ma è stato seguito solo dal suo gruppo parlamentare.
Miglior esito hanno avuto diverse proposte di Christian Wasserfallen (PLR/BE): il finanziamento ai Politecnici federali è stato innalzato di quasi 4 milioni di franchi e per l'innovazione ne sono stati aggiunti 5. È stata approvata anche una proposta di Matthias Aebischer (PS/BE) per aumentare di 3 milioni il sostegno agli istituti di ricerca di importanza nazionale.
Il plenum ha pure deciso – con 120 voti a 67 e 2 astensioni – di aumentare di 16,8 milioni di franchi, a 2,81 miliardi, i pagamenti diretti all'agricoltura, in modo da mantenere stabile il reddito dei contadini rispetto al 2020. Più aiuti anche ad Agroscope, il centro di competenza federale per la ricerca agricola, al quale dovrebbero andare altri 4 milioni. Maurer ha sostenuto la misura e la decisione è stata presa tacitamente.
Le tecnologie nel settore dell'ambiente potranno contare su ulteriori 3 milioni, per un totale di 7 milioni (109 voti a 82). I fondi sono rimasti costanti negli ultimi 20 anni e i mezzi attuali non sono sufficienti per sostenere tutti i progetti presentati, ha rilevato Daniel Brélaz (Verdi/VD).
Il Nazionale ha pure deciso, con 120 voti a 49 e 7 astensioni, di rafforzare la sicurezza a Palazzo federale, aumentando i fondi per fare in modo che possa essere impiegato anche personale armato. L'UDC era contraria. Nulla da fare nemmeno per la richiesta democentrista di tagliare di 1,8 milioni (su 3,6 miliardi) il credito per il Dipartimento degli esteri. Maurer ha affermato che a farne le spese sarebbe stata la sicurezza delle ambasciate.
Viste le attuali minacce e la crescente complessità dello spazio digitale, la Camera ha pure deciso di stanziare 3,6 milioni per 20 posti supplementari in seno al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) fino al 2023.
Per quanto riguarda le spese destinate a contrastare le conseguenze della pandemia, ieri una maggioranza borghese del plenum ha respinto con 110 voti a 78 una proposta di minoranza di Céline Widmer (PS/ZH) che chiedeva di aumentare il credito per i casi di rigore da 680 milioni a 1 miliardo di franchi. Il pacchetto per i casi di rigore sarà contabilizzato come spese straordinarie, così come i 2,2 miliardi di franchi per l'indennità per lavoro ridotto. Il Nazionale ha seguito il Governo per tutte le altre voci di spesa relative agli aiuti Covid.
Nel settore dell'aiuto allo sviluppo, la Camera si è allineata al Governo, bocciando le proposte di tagli e aumenti. L'Esecutivo ha previsto 3,64 miliardi per le relazioni con l'estero, tre quarti dei quali da destinare alla cooperazione. Il plenum si è discostato dalle proposte del Governo per quanto riguarda la socialità, dove ha seguito la sua commissione e deciso di aumentare il credito per la protezione dell'infanzia.